Amare la Pittura e amare il Disegno

Amare la Pittura e amare il disegno:

10 quadri con forte espressività

Pittura! Amo la Pittura. Amo anche il disegno. Un po’ meno i corsi di disegno. e neanche i cervellotici corsi di pittura. Il disegno è armonia che nasce dall’anima. La pittura è  espressione che nasce dallo spirito. Le mie emozioni, io le riporto sulla tela allo stato puro!!!!! L’eleganza e la goffaggine delle mie immagini mi caratterizzano. Non permetto in nessuna maniera che tutto ciò, venga inquinato da altri!. Lezioni di pittura e corsi di disegno migliorano la tecnica, non i colori e l’eleganza!

Stefano Busonero: Vivremo
Stefano Busonero: Vivremo

61) Ho provato diverse volte a mettermi nei panni di una balena in preda agli scempi dell’uomo. Immancabilmente ho avvertito mancanza di ossigeno, impotenza ed una imperante rabbia interna, che può essere soltanto paragonata a quella di un vulcano, pronto per l’eruzione. Mi domando perché l’uomo ce l’abbia così tanto con le balene!

Come posso raffigurare, con i mezzi della pittura, queste particolari emozioni? Ci provo! Colori alla mano, pennelli a disposizione, trementina pronta all’uso, stracci puliti ed a portata di mano, olio di lino mescolato con i miei additivi, e …… immediatamente all’opera per non scemare la carica emozionale.

Mi immergo nel mio mondo e dipingo! Le balene sofferenti, l’acqua che progressivamente le viene a mancare, la rabbia e l’eruzione vulcanica che sta uscendo dalla mia anima, il mio occhio disperato, impotente e piangente che osserva la scena. Quando ho portato a termine il quadro, mi alzo, gli volto le spalle ed esco dal mio atelier. Per il resto del giorno non entro. Ho paura di distruggerlo! Il giorno dopo gli do il titolo: “Vivremo!” La parola d’ordine è Amare la Pittura e amare il Disegno.

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Busonero: Il pianto infuocato
Busonero: Il pianto infuocato

62) Mi trovo nel mio studio di pittura e sono in difficoltà a causa delle scarse idee. Sembra che la mia mente si sia svuotata improvvisamente. Ho una forte voglia di dipingere ma non ho nessuna ispirazione. Esco dallo studio e sosto davanti alla porta, con la speranza di entrare in un’altra dimensione. Incontro con il mio sguardo un cane, che sta allegramente venendo verso di me. Mi si avvicina, lo accarezzo e mi sento osservare da due occhi pieni di significato. Guardo attentamente quegli occhi e, improvvisamente sono pervaso da una strana sensazione: sento di entrare in contatto con i suoi sentimenti. Sto provando emozioni a me sconosciute. Mi sento invaso da un qualcosa come la tristezza, ma tristezza non è.

Ritorno da osservare meglio quegli occhi, cercando di penetrarci ancora più a fondo. I nostri sguardi si fanno sempre più intensi, tanto che, di colpo capisco la sofferenza ed il bisogno d’affetto dell’animale. Sento una voce che chiama “Dick!”, il cane sussulta, distoglie lo sguardo e si precipita verso il suo padrone. Rimango ancora per qualche secondo in quella irreale dimensione, mi affretto verso il cassetto dei colori, afferro il blu oltremare, il giallo di cadmio, il nero, il bianco, il carminio e, senza accorgermene mi trovo già all’opera.

Il quadro sta prendendo le sue forme, il pennello scorre sul supporto come indipendente da ogni mio razionale controllo, soltanto la mia gestualità, comandata dall’emozione del momento, riesce a dettare le condizioni che portano alla realizzazione dei chiaroscuri. Un attimo, e l’opera è finita. Guardo fuori dalla porta ed è già buio! Squilla il cellulare e dall’altra parte sento Danila che mi rimprovera il forte ritardo. Guardo l’orologio e dico “Mamma mia! Quanto è tardi”.

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Stefano Busonero: Energia esplosiva
Stefano Busonero: Energia esplosiva

63) Ho la pancetta! Accidenti! Salvo rare eccezioni, non faccio mai colazione al Bar. Il classico cappuccino con la brioches è una carica esplosiva di calorie: energia nel latte, energia nella brioches, energia nello zucchero del caffè e del cappuccino (che per essere buono ne richiede due cucchiaini). Nonostante ne stia lontano, il mio problema rimane la pancetta. Ma li desidero! La mattina, sarebbe una cosa meravigliosa deliziarmene!

Busonero: La paura non ha limiti
Busonero: La paura non ha limiti

64) Sono nipote di un ex macellaio. Da piccolo ero solito frequentare il mattatoio del mio paese (Porto Santo Stefano). Vidi uccidere un maiale. Mi rimase impressa la sensazione ultima dell’animale, cosciente che  stava per essere ucciso. Non riuscirò mai a dimenticare l’espressione di quell’occhio che sembrava umano. Amare la pittura e amare il disegno.

Stefano Busonero: I poli si squagliano e l'uomo è nudo
Stefano Busonero: I poli si squagliano e l’uomo è nudo

65) L’effetto serra! Due parole che sono spesso di attualità e che sono entrate prepotentemente nelle nostre quotidiane conversazioni. Gli accordi internazionali, una volta per colpa di una nazione ed una volta per colpa di un’altra nazione, non riescono a decollare ed intanto i poli si squagliano, mentre l’uomo è sempre più impotente, nudo e può soltanto rimanere a guardare … esterrefatto. Il mondo poi, non è così grande!

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Busonero: Siamo spiati
Busonero: Siamo spiati

66) Siamo nell’epoca del grande fratello. Con l’avvento delle nuove tecnologie siamo spiati ventiquattro ore su ventiquattro. Le telecamere per le vie cittadine, gli autovelox vigliaccamente installati –  esclusivamente per fare cassa e nei punti più sicuri dove gli automobilisti danno l’accelerata fatale – gli stessi cellulari di cui ormai non possiamo farne a meno. Una rete che ci intramaglia e che mina la nostra privacy. quell’occhio me lo vedo sempre davanti!

Stefano Busonero: Pensiero
Stefano Busonero: Pensiero

67) Mi sento giù di morale ma riesco a vincere lo stato di sbandamento psichico e mi preparo a dipingere. Sono pensieroso e le immagini si accavallano nella mia mente che sembra impotente ad ogni impulso creativo, padre di tutte le variazioni coloristiche. Penso un uccello e vedo un uomo a cavallo, penso una barca e vedo un vigneto, penso il mare e vedo sassi che rotolano giù da una montagna che con forza colpiscono la mia testa. I colori si mescolano e tutto diventa confuso.

Il colore reale che riporto sul supporto incomincia a dare forma a quell’insieme confuso che mi gira dentro la testa; cerco di riportarli sulla tela senza l’ausilio della ragione ed i pennelli stendono la pigmentazione con forte espressività.

Dovrei correggere alcune imperfezioni ma non lo faccio: voglio riportare sul supporto pittorico l’emozione allo stato puro ed un attimo di indecisione potrebbe rovinarmi l’opera che sta nascendo “da sola”. Ho perso la percezione del tempo ed il contatto con il mondo esterno. In questo momento esisto soltanto io ed il colore. Smetto di pensare e mi domando il perché! Il quadro è terminato!

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Busonero: Ormai
Busonero: Ormai

68) Sto dipingendo un paesaggio irreale con tonalità che insolitamente si trovano nelle mie opere. Sono assorto nella pittura e non mi accorgo della metamorfosi che sta subendo il mio corpo. Nell’attimo di pausa, un’amara sensazione mi sconvolge la mente. Oggi non fa particolarmente freddo ma il mio corpo sta tremando come una foglia, i miei denti battono con ritmata frequenza e sento una serie di brividi che provengono da dentro. Senza rendermi conto di aver davanti un quadro portato a termine, lascio tutto il materiale e l’attrezzatura sul banco di lavoro e me ne vado a casa.

Mi metto immediatamente sotto le lenzuola continuando a tremare per una intera mezz’ora. Mi misuro la febbre e ……. leggendo il termometro dico: “Ormai ce l’ho in c.!” Passano tre giorni e ritorno nel mio studio d’arte con l’intenzione di rifinire il quadro. Inserisco in esso il titolo “Ormai!” Guardo i pennelli e li vedo sporchi di pittura in avanzato stato di essiccazione. Li prendo in mano li osservo bene ma non dico “Ormai!”. No li voglio recuperare! Prendo il vaso con dentro la trementina, lo apro ci metto i tre pennelli e lo tappo di nuovo ermeticamente. Fra qualche giorno i pennelli torneranno a lavorare come per magia.

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Stefano Busonero: Ma cosa ne sappiamo noi!
Stefano Busonero: Ma cosa ne sappiamo noi!

69) Il verde può essere accostato al rosso senza essere sconfitto? No! Il verde non può avere vita con la presenza del rosso! Mai! Niente paura! Non mi riferisco all’accostamento cromatico, che a seconda del gusto, può assumere miriadi di risultati, dal più infelice a quello più bello ed elegante. Ne sanno qualcosa i pittori coloristici! Mamma mia, quante domande farei se mi trovassi di fronte il grande Impressionista Monet! I suoi quadri mi emozionano e colpiscono in modo diretto la parte più sensibile della mia mente. Piansi davanti alla sua Promenade.

Busonero: Fuochi o scherzi?
Busonero: Fuochi o scherzi?

70) Osservate bene cosa succede al verde quando gli viene accostato il rosso. Il fuoco non scherza mai!

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