I colori di Busonero: il tipo di colore più generoso e più facilmente lavorabile è sempre stato il colore ad olio, quello conservato nei tubetti che troviamo facilmente nei negozi di Belle arti.
Potrete scegliere anche gli acrilici, perché sono ottimi pigmenti con altissima resistenza al tempo ed agli agenti atmosferici.
Io che sono micropittore non posso adoperarli per motivi puramente tecnici, tra i quali la rapidissima essiccazione.
Ritornando al colore: Se volete coltivare la tecnica della miniatura, il colore deve essere molto raffinato, quindi conviene comperare quello della serie superiore ed il migliore in commercio.
Dato il super economico consumo di questa materia, io la spesa l’ho fatta una sola volta per tutte.
I colori che normalmente impiego nella mia tavolozza, sono il bianco di zinco, il giallo di cadmio medio, l’ocra gialla, i rossi magenta porpora e carminio, i rossi vermiglio e cadmio, il blu oltremare, l’azzurro cyan, la lacca verde, il verde smeraldo, il nero vite.
Questi pigmenti sono sempre presenti nella mia tavolozza. Raramente pongo in essa altri 2 o tre colori, quali il blu di Prussia, il giallo Napoli e blu cobalto. Con la metà del numero dei colori sopraccitati, si possono combinare un’infinità di gamme cromatiche.
Non esiste colore in natura ciò che nella tela non si possa imitare. Bastano i tre colori base ed il bianco ad imitare qualsiasi colore. A questo punto la domanda che sorge spontanea è: “A cosa servono allora tutti gli altri colori, tra i quali molti di essi garantiti come inimitabili?” La risposta è che sono di grande ausilio e talvolta indispensabili e, … proviamo a capirne il perché