Esercizi di ritmica per chitarra (esercizi progressivi)
Esercizio n° 6 di ritmica
Questo esercizio, riguardo alla ritmica, è identico a quello precedente ma ha una successione di accordi diversa.
Siamo ancora alle fasi iniziali e la pennata è ancora diretta soltanto verso il basso.
Per quanto riguarda l’accordo di Sol minore, se non siete ancora avvezzi al barrè, accontentatevi di eseguirlo con mezzo barrè (dito indice sulle prime tre corde del terzo tasto), e lavorate sulle quattro prime corde.
Provate anche ad esercitarvi in tutte le tonalità trasportando gli accordi. Anche quello di trasportare gli accordi in altre tonalità è un buon esercizio: ma come fare? I musicisti li trasportano in qualsiasi tonalità mentre li stanno leggendo.
I principianti debbono trovare degli stratagemmi: uno fra questi è quello di contare le note sulle dita avendo come riferimento i gradi della scala naturale.
Tutto risulterebbe facile se i toni tra un grado e l’altro fossero tutti uguali, invece così non è. C’è un tono fra una nota e l’altra con eccezione tra quelle che si trovano tra il 3° e 4° grado ed il 7° e l’8°. Perciò se abbiamo una canzone con “Do, Sol7, Do, FA, Do, Sol7, Do” e vogliamo trasportarla in Fa avremo: “Fa, Do7, Fa, Sib, Fa, Do7, Fa”.
Se non avessimo tenuto conto delle due eccezioni avremmo fatto un errore enorme acquisendo una sequenza di “Fa, Do7, Fa, Si, Fa, Do7, Fa”.
Abituatevi quindi a ragionare in toni e semitoni nelle varie sequenze di accordi. Agli inizi è un po’ difficile ma con un po’ di pratica si raggiungeranno buoni risultati.
Tutto questo popò di ragionamento, o conta “della serva”, non è certamente persuasivo come dovrebbe essere (si veda la teoria della musica, la formazione delle scale e degli accordi di questo sito) ma aiuta molto a chi non ha una formazione di base ben solida.
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Esercizio n° 7 di ritmica
Anche il seguente esercizio deve essere eseguito con pennate verso il basso.
Adesso cercate di aumentare leggermente la velocità e allo stesso tempo di controllare che si dia sempre una pennata accentata ed una più debole.
Cercate di fare in modo che la differenza tra la le due pennate sia sempre la stessa.
Provare anche con altre sequenze: ad esempio “La, Lam, Mim, La, Lam, Mi, La” oppure “Sol, Solm, Rem, Sol, Solm, Re, Sol” … ecc..
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Esercizio n° 8 di ritmica
Questo esercizio si presenta con tre giri di accordi: il primo è in tonalità di Mi maggiore, il secondo in Sol ed il terzo in Do.
Si raccomanda di ascoltare l’emozione provocata al passaggio dalla Tonica alla Dominante e, quindi, quella provocata dal ritorno alla Tonica.
Come già illustrato nella pagina precedente, il passaggio dalla tonica alla Settima di dominante provoca in noi uno stato di attesa e di inappagamento incitandoci a ritornare alla Tonica, che ci dà il senso di chiusura, di riposo, di appagamento, di calma … ecc.
Se riuscite ad avere le stesse emozioni con tutti e tre i giri di accordi vuol dire che in quanto ad “orecchio” siete un bel pezzo avanti.
Ognuno di questi giri ha gli accordi collegati in strettissima armonia. Nelle canzoni di tutti i tempi raramente può capitare di trovare un Mi maggiore senza un Si7, oppure un Sol maggiore senza il rispettivo Re7, o il Do maggiore senza il suo Sol7 … o il Fa maggiore senza il Do7, o … continuate voi perché quello delle relatività è un ottimo esercizio!
Si raccomanda, come sempre, di battere il piede e di contare ad alta voce.
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Esercizio ritmico n° 9
Questo esercizio, a differenza dei precedenti, si esegue in 4/4.
Affrontandolo a moto lento sembrerà uguale a quelli in 2/4 ma non è così: adesso l’accento cade ogni quattro movimenti, mentre prima si alternava continuamente.
Aumentando gradatamente la velocità vi accorgerete della notevole differenza. Questa differenza per adesso è alquanto sensibile ma dovrete fare molto esercizio perché più tardi incontrerete un’altro accento da inserire nel terzo movimento (terzo tempo, terza pennata) che dovrà essere misuratamente più debole in modo da essere distinto dall’altro (quello principale, quello sulla prima pennata di ogni battuta).
All’inizio preoccupatevi soltanto della linea ritmica impiegando un solo accordo.
I tre giri di accordi sono simili, cioè la tonalità di Fa maggiore è stata trasportata in Do ed in Sol maggiore.
Nel battere il piede e nel contare ad alta voce fate attenzione alla seconda battuta, dove il piede batte quattro volte e la mano destra esegue solo due pennate (una forte ed una debole), mentre la voce pronuncerà continuamente i numeri “uno, due, tre, quattro”.
Prendete confidenza con i cambi di posizione della mano sinistra ed assorbitene le varie emozioni ad ogni passaggio di accordo e poi … quando confronterete le emozioni del presente esercizio con quello successivo (n° 10) avrete una graditissima sorpresa.
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Esercizio n° 10
L’esercizio n° 10 ha la solita ritmica del n° 9 ma la sequenza di accordi vi risulterà assai più gradevole: memorizzatela bene perché è un “giro” di accordi comunissimo (per adesso non preoccupatevi del nome del giro). Se ne avete voglia cercate di eseguirlo in molte tonalità, oltre a quelle presentate nella figura.
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