Varie lezioni di chitarra ritmica (esercizi progressivi)
Esercizio n° 11
Si tengano presenti le raccomandazioni sull’economia di movimento nel cambio delle posizioni della mano sinistra.
Nell’effettuare il cambio di accordo il pollice non si deve staccare dal manico della chitarra, ed il palmo della mano deve rimanere praticamente fermo: dovrete vedere muoversi soltanto le dita, che si spostano sui tasti per la formazione delle nuove posizioni.
In tonalità di Mi minore assicuratevi che durante il cambio di accordo il dito n° 2 debba rimanere fisso sullo stesso tasto (Si = secondo tasto, quinta corda).
In tonalità di La minore, volendo, potrete eseguire il Mi7 impiegando soltanto le dita n° 1 e 2, lasciando libera la seconda e quarta corda.
Per adesso la pennata è ancora da effettuarsi verso il basso: non abbiate fretta!
I tre gruppi di accordi sono in tonalità minore. Provateli anche in quella maggiore ed assorbitene la differenza emotiva: di tristezza nei toni minori e di vivacità ed allegria in quelli maggiori … di suspense ed attesa quelli di settima di dominante.
Non mi stancherò di ripetere che dovrete impiegare sempre il piede che batte sul pavimento e la ripetizione a voce alta dei tempi: uno, due, tre, quattro.
Più avanti cambieremo la conta vocale in “u-no, du-e, tre-e, qua-ttro” (oppure uno-and-due-and-tre-and-quattro, nonché uno+due+tre+quattro+, o qualche altro vostro più personalizzato tipo di conteggio) mentre la posizione del piede in movimento dovrà corrispondere a: u (posizione del piede che tocca completamente il pavimento) -no (posizione della punta del piede staccata dal pavimento nel momento della sua inversione di moto) ecc… Per adesso non preoccupiamoci … la chiariremo in seguito con figure ed esempi.
Il ritmo del presente esercizio, come tanti altri che si incontreranno in seguito, non lo troverete facilmente nelle varie canzoni. Lo scopo è solo quello di abituare il principiante a leggere la ritmica nello spartito.
Scarica il file midi dell’esercizio n° 11.
Esercizio n° 12
Per adesso continuate a dare soltanto pennate in giù perché è ancora necessario abituarsi alla conta dei tempi ed al battito del piede.
Incominciate a fare “orecchio” sulle variazioni degli accordi. Ormai sappiamo che in moltissimi brani dopo il Re maggiore (o minore) viene il La7, il quale richiama lo stesso Re. Dirò ancora di più: è assai raro che dopo una settima di dominante non venga la propria Tonica (La7-Re, Do7-Fa, Sol7- Do, Si7-Mi, ecc..
In questo esercizio appare anche il Si minore. Ebbene! Questo accordo appartiene (insieme al La, al La7, al Sol e ad altri che è bene non mettere ancora in ballo per non creare confusione) alla stessa famiglia del Re (primo giro di accordi). Di conseguenza, per via della relatività, il La minore appartiene alla famiglia del Do (secondo giro di accordi) … il Re minore appartiene alla famiglia del Fa (terzo giro di accordi).
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Esercizio n° 13
Questo esercizio ha la stessa linea ritmica di quello precedente ma con giri di accordi diversi. Significa che la mano destra fa gli stessi movimenti con gli stessi valori del precedente esercizio.
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Esercizio n° 14
Continuare (nel presente esercizio ed in quelli che lo susseguono) ad impiegare il movimento del piede ed a contare i tempi (uno, due, tre e quatto) ad alta voce senza farvi ingannare dall’indicazione puntata (il suono col punto).
Per sentire bene gli effetti del ritmo occorre che – via via – il tempo venga scandito a velocità sempre maggiore.
Se non ricordate la funzione del punto andate alla pagina del “prolungamento della nota” (oppure potrete osservare la legatura di valore della seconda battuta, che ha lo stesso ruolo del punto).
Da adesso incomincia a diventare più difficile la coordinazione del movimento del piede con le pennate: esso deve battere sempre tutti i tempi (1, 2, 3, 4), come pure la voce li deve contare, ma le pennate vanno date soltanto nel tempo (movimento) indicato nello spartito.
Il primo cambio di posizione della mano sinistra (Fa-Sib) metterà a dura prova coloro che non hanno ancora tanta confidenza con il barrè. Agli inizi vi accorgerete di sottoporre tendini e muscoli a grandi tensioni: ascoltate quella mano e tenetela rilassata al massimo. Riuscire a tenerla senza tensioni vi accorgerete che il passaggio dal Fa minore al Sib minore sarà molto più agevole.
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Esercizio n° 15
L’esercizio n° 15, per quanto riguarda il movimento della mano destra, è più o meno simile a quello precedente. Cambiano invece gli accordi, che questa volta seguono una tonalità minore.
La settima di dominante nell’esercizio in modo minore è la stessa usata per le tonalità maggiori: crea sempre quello stato di attesa e quindi tende a far ritornare l’esecutore alla rispettiva tonica. Esistono altri tipi di accordi di settima ma hanno tutt’altro significato e danno emozioni del tutto diverse.
Scarica il file midi dell’esercizio n° 15
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