In questa lezione, la n° 5, per la prima volta interviene il dito anulare della mano destra.
Ad ogni terzina, mentre il pollice e l’indice pizzicano – rispettivamente – sempre la prima e la seconda nota, le altre due dita si alternano nella sequenza. Eccola: “i” – “a”, “i” – “m”, “i” – “a” e così via.
Le due posizioni (prima e seconda battuta), per rispettare i valori delle prime note delle terzine e per una buona esecuzione, debbono essere mantenute fisse per tutta la durata dell’esercizio.
Particolare attenzione necessita (come negli esercizi precedenti) il cambio di posizione dalla prima alla seconda battuta per attenuare al massimo lo stop del Do (seconda corda) e l’involontario legato Do-Si.
A questo proposito si consiglia di mantenere il Do alto fino a che il terzo dito non abbia raggiunto il Sol basso. Questa maniera risolve completamente il primo inconveniente ed attenua il secondo, dato che il Sol riesce a coprire in buona parte il fastidioso legato al momento che il n° 1 abbandona il tasto del Do.