Dipingere al microscopio: nella realizzazione dei quadri di normali grandezza, così anche in quelli microscopici, che considero normali da tutti i punti di vista, il colore deve essere mescolato esclusivamente nella tavolozza, poi steso sul supporto pittorico.
Ritornando al tema della mano ferma, che è un requisito indispensabile, questa deve esercitare anche dei movimenti coordinati in configurazione di ciò che gli occhi percepiscono impiegando lo stereoscopio (microscopio binoculare).
La cosa sembra abbastanza logica, ma i nostri movimenti naturali, quando ci apprestiamo a dipingere al microscopio, vengono messi a dura prova. Lo stereoscopio cambia le misure reali amplificandole in modo più o meno evidente, a seconda della nostra scelta di ingrandimento.
Queste nuove distanze non corrispondono più alla realtà ed i nostri movimenti automatici dovranno quindi essere modificati in relazione a questa logica.
Dobbiamo, in altre parole, spostare il pennello, non secondo lo spazio da percorrere da noi percepito per mezzo dello stereoscopio, ma secondo lo spazio reale, che è 4 – 8 – 16 – 24 – 32 – e talvolta volta anche 60 volte inferiore al primo. La prima difficoltà da affrontare è proprio questa.
Naturalmente inizierete con 4 – 8 ingrandimenti, per raggiungere più tardi quelli che si avvicinano ai 32 e sfondare perciò con disinvoltura i tetti che ci impongono i nostri automatismi.
Se non con lo stereoscopio, alla maggior parte di noi è capitato di guardare un paesaggio attraverso le lenti di un binocolo. Certamente saremo stati tentati in tale occasione di voler toccare con un dito oggetti che ci sembravano alla portata di mano, con la delusione di non averli potute raggiungere: usando lo stereoscopio avremo la stessa sensazione, ma invertita. La mano, che per la prima volta prova raggiungere un punto, certamente lo sorpassa alla grande.
Purtroppo inizialmente, durante la realizzazione di questi microscopici capolavori, qualcuno di essi si rovinerà quasi certamente, proprio a causa di questi ingannanti movimenti, che portano le dita sopra il dipinto non ancora asciutto, cancellandolo letteralmente. Tutto questo fa parte del gioco.