Allargamento dell’angolatura delle dita della mano sinistra: leggere attentamente l’avviso sotto riportato.
Avviso importante
Le informazioni sotto riportate hanno soltanto una valenza illustrativa. Esse non sono certamente riferibili a prescrizioni né tantomeno a consigli medici. Quindi, si prega di fare molta attenzione e smettere l’esercizio non appena si sente il minimo accenno di dolore! In tal caso l’insistere con lo stretching potrebbe arrecare seri danni alle articolazioni!
Posizione della mano sinistra sul manico
Come già visto nelle pagine precedenti, riguardo la mano sinistra, è sempre bene che questa mantenga una posizione corretta e stabile e che soddisfi globalmente le esigenze delle articolazioni delle dita, non quelle di ogni specifico dito richieste sul momento.
Abbiamo quindi preso in considerazione una sola posizione (si veda la pagina precedente) da mantenere durante l’esecuzione di un pezzo (naturalmente nello stesso pezzo si dovrà lavorare in più posizioni, ognuna delle quali permetterà di agevolare le dita per un certo gruppo di note).
Importanza dell’apertura delle dita
Per fare questo occorre avere un’apertura delle dita abbastanza allargata.
Una mano “normale”, rimanendo pressoché stabile, nei primi quattro tasti trova difficoltà a raggiungere con tutte e quattro le dita le quattro sbarrette. Quindi occorrerà ampliare le angolazioni di apertura delle dita con qualche esercizio.
Questo vale sia per suonare melodie, che per formare accordi nella dovuta maniera (si veda anche questa sezione con foto di posizioni esatte ed errate: ad esempio gli Accordi Maggiori).
Molti chitarristi hanno la mano piccola e trovano veramente difficoltà a raggiungere tutte e quattro le sbarrette dei primi tasti ma, nonostante ciò, alcuni di loro hanno raggiunto grandi celebrità. Occorre quindi non scoraggiarsi ed andare avanti.
Esercizi di stretching per le dita
Esistono degli esercizi di stretching per aumentare l’angolo di allargamento delle dita della mano sinistra.
Ci si può aiutare facendo forza con le dita della mano destra o, meglio ancora, con il palmo della mano destra.
Inizialmente si parte con l’apertura indice-medio e poi con quella delle altre dita. Si deve cercare di allargarne la distanza fra esse inserendoci, con una leggera forza, il palmo della mano destra, che deve penetrare avvicinandosi alla giuntura delle articolazioni delle due dita sinistre.
Le raccomandazioni
La raccomandazione è quella di non insistere troppo, sia con la forza che con durata tempo. Bastano pochi secondi di stretching e, allo stesso tempo, si raccomanda di non arrivare a sentire alcun cenno di dolore.
Bisogna eseguire gli esercizi, alternando le tre combinazioni (i-m, m-a, a-m) per 5-6 volte ogni seduta.
Queste potranno essere in numero di 4, 5, 6, ed anche più, spalmate nella giornata.
Basteranno pochi giorni per accorgersi di aver raggiunto un buon risultato, che mai potrà essere permanente.
Non lasciare mai gli esercizi
Per poterlo mantenere, quindi, occorre far sempre gli esercizi.
Un modo assai pratico è quello di giocare sul retro del manico della chitarra facendo una leggera forza con due dita aperte.
Suonare le melodie e formare accordi senza essere avvezzi allo stretching porta a delle grandi limitazioni. Queste incidono certamente sia nella velocità che nella qualità del suono, anche quando si formano gli accordi.
Dopo qualche giorno di questi esercizi (di base) si potranno iniziare quelli veri e propri sulla tastiera, che consistono nel premere le corde su tasti non contigui ma alterni (si veda la foto sottostante).
Domanda a bruciapelo con risposta in fondo alla pagina: In musica cos’è la legatura? e specificatamente … nella chitarra?
Iniziare dai tasti piccoli
Preferibile iniziare in nona o ottava posizione, dove i tasti sono abbastanza stretti per una persona che non abbia mai eseguito tale esercizio.
Quando in quinta posizione si riuscirà a raggiungere lo stesso risultato che si ottiene nella nona posizione ci si potrà ritenere soddisfatti.
Comunque il consiglio è quello di non avere troppa fretta e, quindi, provare – con un po’ d’umiltà – anche ad arrivare al primo tasto.
Si tenga presente che il pollice, come già detto nelle pagine precedenti, per una più vasta estensione, deve stare più in basso rispetto l’asse longitudinale della tastiera.
Mano ferma ed economia di movimenti
Ne suonare la chitarra, come ogni altro strumento, ricordare sempre la regola del “fare economia di movimento”.
Una mano che sta ferma mentre esegue una scala è certamente più veloce di quella che si muove per agevolare le dita al raggiungimento delle sbarrette nei vari tasti.
Per ottenere questo occorre anche tenere ben vasto l’angolo di apertura delle dita.
Risposta alla domanda a bruciapelo: La legatura può essere di portamento e di valore.
La prima indica un modo di esecuzione dove, tra due o più note, per quanto possibile nella chitarra, non vi compare l’interruzione del suono.
La seconda, invece, lega le note di nome e posizione uguali sommandogli i valori.
La legatura di valore si usa per aumentare il valore delle note dove è impossibile l’uso del punto come capita spesso nel passaggio tra una misura e l’altra.
Il legato, nella chitarra (ne dobbiamo parlare per forza), assume un significato un po’ più particolare, non limitandosi ad eliminare la pausa tra le note, perché ha anche lo scopo di generare ricercati effetti sonori. Può essere ascendente o discendente, e, in entrambi i casi, non deve intervenire il nuovo pizzico nella seconda e/o nelle seconde note successive.
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