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Consigli pratici al novello pittore

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

Consigli pratici al novello pittore

Consigli pratici al principiante

Pulizia e igiene innanzitutto

Sempre e comunque trementina, anche per lavare i pennelli: Eliminate l’acqua ragia dal vostro corredo impiegato per dipingere. Il costo dell’essenza di trementina è certamente superiore ma, dato lo scarso consumo,  è di gran lunga preferibile all’acqua ragia. Quest’ultima ha uno sgradevole odore, irrita la pelle e non è adatta a diluire i colori.

Sapone di Marsiglia: serve per una lavata a fondo dei pennelli. Basta strofinarceli sopra con un po’ d’acqua e si ottiene una pulizia impeccabile.

Tenere le mani pulite: è bene avere sempre le mani pulite, perché immancabilmente vi sporcheranno vestiari, maniglie, porte, tavoli, sedie…e tanto altro.

Cura dei pennelli e delle spatole e tanti altri consigli

Pulizia dei pennelli e delle spatole: I pennelli vanno tenuti con molta cura. Dopo ogni seduta occorre lavarli a fondo. Per quanto riguarda la tecnica acrilica, che in queste lezioni di pittura non è prevista, si consiglia di sciacquare bene il pennello che, si prevede, rimanga inutilizzato per alcuni minuti. In questo caso una vaschetta di acqua dove appoggiare i pennelli in uso, è indispensabile.

Vestiario del pittore: non indossate vestiari costosi perché immancabilmente vi si macchiano.

Non gettare mai le tele dipinte: le tele, che ritenete mostruose, non distruggetele ma dipingeteci sopra. Il supporto di pittura, con pittura già stesa, è il miglior supporto che esista per la pittura.

Il tubetto non si apre perché il tappo è incollato dalla vernice essiccata: basta scaldare il tappo leggermente con acqua calda del rubinetto o, facendo attenzione, con un accendisigari. Se è molto duro afferrarlo con le pinze e comprimerlo radialmente (il tappo) in più punti, poi provare a girarlo.

Pulizia della tavolozza: usate spatole, coltelli, giornali, stracci, rotoloni, trementina: Pulite spesso la vostra tavolozza. I mezzi a disposizione per questa operazione sono molti.

Applicazione per fotografia: ogni smartphone ha la propria App per fare fotografie. Essa può essere effettivamente un utile integrazione per l’attrezzatura del pittore. Molto spesso le rifiniture vengono eseguite in studio. Questo è uno fra i consigli pratici al novello pittore che non dovrei elencare perché è talmente spontaneo ed essenziale l’uso del telefonino.

Un rettangolo per l’inquadratura: un consiglio, questo, per le persone anziane che non hanno confidenza con lo smartphone. Basta un semplice cartoncino con un piccolo rettangolo ritagliato, è ottimo per vedere come sarà la composizione delle masse dei paesaggi da dipingere. Per una buona inquadratura basta tenerlo a lunghezza di braccia.

Un bel copricapo: attenzione alle giornate assolate! Quando si dipinge si provano grandi soddisfazioni e, proprio per questa ragione, non ci si accorge degli effetti devastanti del sole sulla nostra testa…che vengono a scoppio ritardato! Questo è uno dei più importanti consigli pratici al novello pittore perché riguarda la nostra salute!

Molto utili sono quei  bastoncini con il cotone agli estremi: impiegate questi bastoncini che servono per la pulizia interna delle orecchie quando dovrete togliere pittura fresca da piccoli spazi di tela.

Attenzione alla troppa luce solare perché si tende a scurire la tela! Occorre tenere conto, quando si dipinge un paesaggio all’aperto, dell’effetto “abbaglio” che ci fa scurire i colori da stendere sulla tela. Tutto sembra regolare, ma quando ritorniamo a casa ci ritroviamo con un quadro alquanto scuro.

Fermatevi spesso e riflettete: dipingere senza tregua è deleterio. In questa maniera il passatempo rilassante si trasforma in ansia, che si riflette nell’opera e nella salute.

Quando sciacquate un pennello per poi ricaricarlo di altro colore, non accontentatevi di asciugarlo bene, ma bagnatelo con l’olio di lino e riasciugatelo. In questo caso i residui di trementina non prenderanno predominanza sul pigmento.

Vi siete accorti di avere un pennello in avanzato stato di essiccazione? Riempitelo di colore della stessa natura, avvolgetene la sua punta in un piccolo pezzo di fine cellofan, sigillatelo con il nastro adesivo ed immergetelo nell’acqua per ventiquattro ore. Lavatelo …. ed il pennello ritornerà efficiente!.

Dipingete in piedi ed allontanatevi spesso dalla tela cercando di percepire di colpo la globalità del cromatismo e l’impatto emotivo.

Quando dipingete ascoltatevi le spalle!: sono quelle che vi indicano se state dipingendo con rilassatezza oppure con spreco di energia. La prima, porta  GRANDI ESPRESSIVITA‘, mentre la seconda, a spropositate sofisticazioni.

Dal momento che la natura non può mai essere uguagliata sappiate quando arriva il momento giusto di dare l’ultima pennellata! Quando la tela è vuota, ogni pennellata che vi apportiamo contribuisce ad avvicinarla alle forme da riprodurre. Più particolari si immettono, e più il quadro assomiglia al modello. Ogni pittore ha il suo limite di particolarità da inserire nell’opera. Superato questo limite, ad ogni pennellata corrisponde una perdita di espressività. Il mio limite è tot. e quello di un principiante è inferiore, quello di Michelangelo era altissimo ma… ahimè anche lui l’aveva!

Tenete presente a sommi capi che, ottimo disegno con cattivo colore è una tela da gettare nella spazzatura, mentre cattivi disegni con ottimi colori appartengono a numerosissime opere custodite nei grandi musei.

E continuando con i consigli pratici al novello pittore:

PROVATE SPESSO QUESTO MERAVIGLIOSO ESPERIMENTO: Mettetevi di fronte ad un paesaggio marino dove sia presente anche la vegetazione e provate a fare il cielo senza la predominanza di blu, la vegetazione senza la predominanza di verde e le case di un colore che non appartiene a quello reale. Cercate di essere meticolosi soltanto con il chiaroscuro. Avrete una bellissima sorpresa e …….. imparerete a scrollarvi di dosso inutili e dannosi stereotipi coloristici.

Regola da tenere sempre presente quando si dipinge la vegetazione: preparate per ogni pianta (o albero, o arbusto, o fiore) un preventivo fondo scurissimo molto variato (almeno con le tre tendenze di base: giallo, rosso e blu), quindi sovrapponete colori meno scuri, infine quelli chiari.

Quando vi accorgete che vi viene spontanea la solita domanda killer “di che colore faccio questo oggetto?“, reagite colorandolo con colori che più vi disgustano ma per favore…curatene invece i chiaroscuri. Vi accorgerete di raggiungere risultati insperati!

Quando un gallerista vi contatterà (non vedete l’ora che ciò succeda!) perché gli piacciono i vostri quadri, esaminate bene le sue intenzioni! Se dovete tirare fuori soldini per esporre nella sua galleria…mandatelo a quel paese! Può succedere però che lo abbiate cercato voi. In tal caso è giusto che gli paghiate le spese.

Evitate concorsi di pittura dove si vincono facilmente coppe e trofei … perché ve li faranno pagare salati e non serviranno  a nulla!

Non regalate mai, dico mai, ripeto mai, un quadro che non vi piace! Ve ne pentirete amaramente! Seguite questo link Non regalate mai un vostro quadro brutto.

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