Dipingere il corpo umano è una meravigliosa impresa che ho suddiviso in più pagine di queste lezioni di pittura ad olio..
Dipingere il corpo umano
Iniziamo dal corpo umano: un’infarinatura generica sulle proporzioni.
Dipingere un ritratto è una delle prove più dure per il pittore. Questi deve avere piena conoscenza dell’anatomia, padronanza nel disegno ed un indiscusso gusto del colore.
Il ritratto, proprio perché è un “ritratto”, deve anche poter somigliare al modello. Il sottoscritto non ha la pretesa di voler spiegare punto per punto come deve essere realizzato un ritratto, ma vuole dare una spinta iniziale a chi, per la prima volta, vuole provare le forti emozioni della pittura ritrattistica nel dipingere il corpo umano
Quanto è grande la testa rispetto al corpo? Quanto sono lunghe le braccia? A che altezza si trova il pube? Il petto della donna è, proporzionalmente al corpo, alla stessa altezza di quello dell’uomo? Quanto devono essere larghe le spalle rispetto all’altezza del corpo?
In pratica non si potrebbe rispondere a nessuna delle domande di cui sopra richieste, anche perché i grandi pittori del passato hanno usato canoni diversi, dipingendo con eleganza ed armonia i più svariati ritratti.
Per questo motivo potremo a nostro vantaggio, nel dipingere il corpo umano, disattendere con una certa sicurezza le dimensioni canone, naturalmente senza troppo scostarsi da queste.
Le dimensioni canone per poterlo raffigurare
Qui sotto ho rappresentato un particolare dell’opera “L’educazione di Maria de’ Medici” di Rubens.
Ho diviso il corpo nudo della donna in otto parti. L’ottava parte termina con il piede destro tagliato a metà, perché ho preso come riferimento il punto di contatto col il terreno, che corrisponde più o meno con il suo centro.
La nona parte l’ho aggiunta soltanto come un fattore estetico ma non è da considerare perché il piede poggia per terra tramite la sua pianta.
Ammettiamo che la donna sia alta 176 cm. ed avremo:
Questo ritaglio non serve, in quanto i piedi poggiano sulla loro pianta.
Potremo stravolgere queste dimensioni e posizionamenti canone?
Quello sopra descritto può essere stravolto sensibilmente, senza che il modello perda le proprie caratteristiche e quindi la somiglianza. In altre parole le stesse parti del corpo di quel modello, viso compreso, possono essere rappresentate con dimensioni diverse: i capezzoli, le ginocchia, le mani, il pube, possono benissimo trovarsi i riquadri diversi. Perché? Tutto dipende dal punto di vista prospettico. Logicamente un corpo ripreso dall’alto verrà rappresentato con una testa più grande ed i piedi più piccoli.
Probabilmente Rubens era in piedi quando dipingeva la donna. Se fosse stato seduto avrebbe disegnato e dipinto il suo modello in maniera diversa.
Stessa cosa è per il corpo dell’uomo, con la sola differenza dell’altezza dei capezzoli che è leggermente superiore. Questa differenza è dovuta in parte dovuto alla diversa struttura fisica, in parte al peso dei seni della donna, in parte agli effetti prospettici propri delle sporgenze di questi ultimi.
Le posizioni statiche e dinamiche
Sotto sono riportate cinque posizioni statiche e dinamiche. Notate la semplicità strutturale.
Potrete iniziare con questi divertenti esercizi, ottenendo in breve tempo più sicurezza nelle proporzioni. Usate un manichino articolato in legno che è facilmente reperibile nei negozi di Belle Arti. In questa maniera potrete schizzare dal vivo le più svariate posizioni. Non è necessaria una grossa precisione, purché vengano rispettate le proporzioni.