Equilibrio di colore: se c’è luce c’è ombra, se c’è il colore predominante c’è immancabilmente il colore secondario.
Cosa è l’equilibrio coloristico in un dipinto?
Il dipinto è una stesura di colori su una tela piatta e quindi anch’esso ha una superficie piatta.
Osservandolo, però, ci accorgiamo di avere un’impressione del reale.
Innanzitutto dobbiamo pensare che ciò non sia dovuto al caso ma che il pittore abbia certamente tenuto conto almeno dei principali comportamenti della natura verso il nostro modo di percepirla. Avrei dovuto asserire l’inverso e cioè: il nostro comportamento nel percepire la natura.
Ad esempio, parlando in senso puramente coloristico, il tridimensionale che si trova davanti a noi ci viene inviato sotto forma di luci ed ombre in perfetto equilibrio: dove c’è luce, immancabilmente c’è ombra.
Dal momento che le pagine di questo corso di Pittura sono dedicate alla coloristica, non parliamo per adesso dell’importanza della prospettiva lineare nel conferire profondità e volumetria al dipinto.
La prospettiva coloristica è un equilibrio di colori
Ai nostri occhi arrivano forti contrasti di colore e di chiaro scuro nei primi piani, che vanno via via attenuandosi nei piani più lontani, fino a fondersi completamente verso l’orizzonte. Questo, come abbiamo già parlato nelle pagine precedenti, è l’effetto della prospettiva aerea.
Colore forte in primo piano: fatelo con equilibrio, e attenzione a non esagerare perché il colore forte chiama altro colore forte. Siccome stiamo parlando di “equilibrio”, per “colore forte in primo piano” si intende un “colore” di vostro gusto affiancato da un colore debole. In parole povere non dovete prendere alla lettera la parola “forte” stendendo colori puri del tubetto, ma solo affiancare ad un colore, altri più deboli.
Come già accennato in altre pagine, non è un colore, in se stesso, ad essere bello ma sono i vari accostamenti di colore a renderlo tale: la loro vibrazione, oltre che esaltarlo, crea armonia.
Se proprio avete intenzione di inserire colore puro, per favore, fatelo un minuto prima di terminare il quadro, e … se vi accorgete che chiama altri colori forti, per favore, toglietelo dalle … balle!
Concludendo con l’equilibrio di colore
Se in una zona inserite il chiaro dovrete inserire immancabilmente anche lo scuro.
Quando in una zona stendete un colore debole dovrete inserire anche un colore forte.
Se in una zona curate alcune precise definizioni dovrete inserire anche gli indefiniti.
Quando in una zona inserite un soggetto importante dovrete affiancargli cose di secondaria importanza.
Si potrebbe continuare in riferimento a tutto ciò che vi viene alla mente e fare una lista interminabile. Questo dipende dalla vostra creatività.
Alla fine avrete, a seconda dei “raffronti”, della sopracitata lista che avrete preso in considerazione, una tela campita con varie forme (zone). Si tratta di accordarle tra loro lavorandoci in contemporanea. Questa, che è la fase più bella dell’esecuzione, deve essere fatta con serenità e spensieratezza.
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