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Testo e accordi di Il carrozzone

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

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Informazioni generiche sul brano Il carrozzone

Il carrozzone, una delle canzoni più famose cantate da Renato Zero, fu scritta nel 1979 da Franca Evangelisti, pubblicata nello stesso anno dalla Zerolandia e distribuita dalla casa discografica RCA italiana. La parte musicale e l’arrangiamento sono del maestro Piero Pintucci.

Il carrozzone fu tratto dal Long play “Ero Zero” pubblicato nello stesso anno. Il brano, insieme a a Baratto (quello del lato B), è stato usato nella colonna sonora del film “Ciao nì” di Paolo Poeti, che aveva come principale protagonista lo stesso Renato Zero.

Il carrozzone entrò ben presto nella top ten dello stesso anno rimanendoci per quasi quattro mesi, esattamente fino al 21 luglio, dopo più di tre di programmazione.

Nel 1981 la fortunata canzone fu inserita nell’album dal vivo “Icaro”.

I musicisti sono: Piero Pintucci (direzione orchestra d’archi, pianoforte e tastiere), Luciano Ciccaglioni alla chitarra, Mario Scotti al basso, e Massimo Buzzi alla batteria.

In relazione a spartito, testo e accordi di Il carrozzone, se non sapete fare gli accordi potete decidere di iniziare un corso di lezioni di chitarra.

Il testo del brano

Qui sotto è riportato il testo integrale della canzone:

Il carrozzone,

va avanti da sé,

con le regine i suoi fanti,

i suoi re

ridi buffone,

per scaramanzia,

così la morte va via.

Musica gente

cantate che poi,

uno alla volta,

si scende anche noi

sotto a chi tocca,

in doppiopetto blu,

una mattina sei sceso anche tu.

Bella la vita,

che se ne va,

un fiore un cielo

la tua ricca povertà,

il pane caldo,

la tua poesia,

tu che stringevi

la tua mano nella mia,

bella la vita,

dicevi tu,

e un po’ mignotta

e va con tutti sì, però,

però, però,

proprio sul meglio

t’ha detto no.

E il carrozzone

riprende la via,

facce truccate di malinconia,

tempo per piangere,

no non ce n’è,

tutto continua anche senza di te.

Bella la vita,

che se ne va,

vecchi cortili

dove il tempo non ha età,

i nostri sogni,

la fantasia,

ridevi forte

e la paura era allegria,

bella la vita,

dicevi tu,

e t’ha imbrogliato

e t’ha fottuto proprio tu,

con le regine,

con i suoi re,

il carrozzone,

va avanti da sé.

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