Testo e accordi di Il mare d’inverno

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

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Informazioni sulla canzone Il mare d’inverno

“Il mare d’inverno” è una famosissima canzone scritta dal cantautore Enrico Ruggeri e lanciata da Loredana Berté nel 1983.

Il brano, che uscì con l’album “Jazz”, ottenne un grandissimo successo diventando in poco tempo uno dei cavalli di battaglia della nota cantante calabrese.

Il merito di tutto ciò, oltre alla grinta ed alle capacità interpretative e vocali della Bertè, vanno alle ottime peculiarità musicali e poetiche del pezzo stesso. Peculiarità ispirate al mare della città marchigiana di Marotta (Pesaro-Urbino), dove il celebre cantautore trascorreva le vacanze da adolescente con la propria famiglia.

In relazione a testo e accordi di Il mare d’inverno, se non sapete fare gli accordi potete decidere di iniziare un corso di lezioni di chitarra.

Il testo di Il mare d’inverno

Sotto è riportato il testo integrale della canzone:

Il mare d’inverno e’ solo un film in bianco e nero visto alla TV

e verso l’interno qualche nuvola dal cielo che si butta giù

sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via

punti invisibili rincorsi dai cani

stanche parabole di vecchi gabbiani

ed io che rimango qui solo a cercare un caffè.

Il mare d’inverno e’un concetto che il pensiero non considera

e’ poco moderno, e’ qualcosa che nessuno mai desidera

alberghi chiusi, manifesti già sbiaditi di pubblicità

macchine tracciano solchi su strade

dove d’estate la pioggia non cade

e io che non riesco nemmeno a parlare con te.

Mare, mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via

mare, mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia

mare, mare, non ti posso guardare così perché

questo vento agita anche me,

questo vento agita anche me.

Passerà il freddo, e la spiaggia lentamente si colorerà

la radio e i giornali, e una musica banale si diffonderà

nuove avventure, discoteche illuminate piene di bugie

ma verso sera uno strano concerto

e un ombrellone che rimane aperto

mi tuffo perplesso in momenti vissuti di già.

Mare, mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via

mare, mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia

mare, mare, non ti posso guardare così perché

questo vento agita anche me,

questo vento agita anche me.

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