Lezione di chitarra n° 2: Arpeggio in Do maggiore
Anche in questa lezione conviene che all'inizio l'arpeggio sia cadenzato e lento. La mano sinistra deve sempre preparare la sua posizione
Anche in questa lezione conviene che all'inizio l'arpeggio sia cadenzato e lento. La mano sinistra deve sempre preparare la sua posizione
All'inizio l'arpeggio deve essere suonato molto lentamente. La mano sinistra deve innanzitutto preparare la sua posizione e rimanere ben ferma
Nel presente esercizio compaiono, insieme, sia i diesis che i bemolli. Per via di queste alterazioni avremo parti di brano in scala naturale e parti appartenenti ad altre tonalità
Le due scale cromatiche sono identiche ed entrambe ascendenti. L'impiego dei diesis e dei bemolli abitua l'allievo a due diversi tipi di lettura.
Prestare moltissima attenzione alla qualità del suono, cioè alla qualità del pizzico che si da alle corde e al modo in cui si esse vengono premute in prossimità della sbarretta.
Il presente esercizio è in tonalità di Do maggiore (dalla scala naturale) che, come nella pagina precedente, comprende la zona relativa ai primi cinque tasti
Il presente esercizio contiene una scala naturale che copre tutta la zona relativa ai cinque primi tasti del manico della chitarra ed interessa tutte e sei le corde
Scala di Do maggiore e sua diteggiatura con indicazioni delle posizione dei tasti e delle corde
il secondo esercizio di matteo Carcassi contiene più elementi da tenere in considerazione. Le note suonate dal pollice è bene che siano sonore e pastose.
L'esercizio (il primo del metodo di Matteo Carcassi) dello spartito va eseguito esclusivamente con le corde a vuoto