Interpretare i grafici per le scale sulla tastiera
Leggere i grafici, leggere schemi musicali non è difficile: mi si perdoni le banalità che illustrerò in questa pagina ma, dalle numerose e-mail che ricevo spesso su chiarimenti, mi sto accorgendo che non tutto bisogna dare per scontato, quindi ho deciso di spiegare – con relative banalità allegate – la lettura dei vari grafici.
Si vada sulla pagina di una scala (ad es. quella del Do maggiore). Sul primo grafico in alto (quello bianco), riservato a chi conosce la musica (e già da un bel po’, anche la chitarra) non ho bel nulla da spiegare.
Per quanto riguarda la posizione delle varie scale sui vari grafici indicanti la tastiera si intenda che:
La prima foto
La prima foto della tastiera di chitarra è soltanto indicativa. In essa si trovano tutte le note di quella scala, che dovrebbero essere imparate (almeno come posizione di tasti a prescindere dalla digitazione).
Quando iniziate ad imparare a posizionare le dita sulla chitarra non dovete assolutamente riferirvi a questo schema ma a quelli sotto, dove sono indicate le dita. Cioè i pallini gialli indicano le varie toniche, ovvero le note che danno il nome alla scala.
Fate conto che i tasti privi di pallini non servano a nulla e quindi è come se non esistessero.
La lettura si esegue iniziando dalla nota più bassa (corda in basso, sesta corda, corda più spessa) e dalla estrema sinistra.
Quando si inizia ad eseguire una scala, consiglio di seguire non la prima figura (quella con tutte le note) ma le figure successive e, per rispetto del “modo” (leggi modalità), è sempre bene partire dal primo pallino giallo che si incontra.
Una volta capiti bene i “modi” delle scale allora si potrà (direi dovrà) iniziare la scala da qualsiasi pallino ed impararne le melodie basali.
Le foto successive
Le altre foto (2°, 3°, 4°) del manico sono quelle da essere prese in considerazione per l’esecuzione della relativa scala nelle varie posizioni della tastiera della chitarra.
Queste posizioni le possiamo definire in funzione del tasto in cui si trova il dito n° 1 della mano sinistra (indice). Fa eccezione la scala effettuata con l’integrazione delle corde a vuoto, che nonostante il dito 1 si trovi sul primo tasto la scala viene considerata “scala al capotasto” e non in “prima posizione”. Volendola, comunque, chiamare in “prima posizione” non è proprio sbagliato.
Prendiamo ad esempio la scala della figura n° 2 (quella al capotasto) ed iniziamo a percorrerla con le dita. In essa si trovano moltissimi pallini e la prima domanda che viene alla mente è quella di “ma da dove debbo iniziare?”. A seconda dei “modi” si può iniziare da qualsiasi tasto, addirittura dal primo pallino a sinistra della corda più bassa.
Per semplificare
Al principiante consiglio di partire sempre dal primo pallino giallo che si incontra partendo dalla corda più bassa (in questo caso, che abbiamo la scala di Do maggiore, il primo Do si trova nella quinta corda, terzo tasto, dito n° 3).
Ad esempio (sempre nella seconda figura), il primo pallino della sesta corda, rosa e con lo “0” (zero) al suo interno, indica che la corda deve essere suonata a vuoto (MI).
Il secondo pallino rosa con l’1 interno indica che la nota deve essere digitata con il dito n° 1.
Il pallino rosa successivo è quello del sol e quindi il relativo tasto deve essere digitato con il dito n° 3.
Andando ancora a destra non troviamo più pallini e dovremo iniziare dal primo pallino della corda superiore che richiede lo stesso ragionamento.
Data l’importanza del “modo” principale si consiglia il principiante di iniziare con il pallino giallo della 5° corda (dito n° 3, terzo tasto).
Foto 2: sotto è riportata la scala al capotasto
Foto n° 3: sotto è riportata la scala di do maggiore in quinta posizione:
Foto n° 4: sotto è riportata la stessa scala con le stesse note (attenzione, i tasti sono differenti!) in settima posizione. Iniziate sempre con l’ottavo tasto ma con il dito n° 2.