Mare calmo e raramente mare gonfio nei miei quadri
Io (Stefano Busonero) sono un consumato navigante che ha navigato su navi che facevano il giro del mondo. Sono stato in Alaska, in Argentina, in Africa, in Golfo Persico, in Scozia, in Giappone ed in tanti altri sconfinati posti.
Ho visto tanto mare in tempesta e qualche volta ho avuto davvero paura. Dipingere un mare in tempesta, per me significa richiamare i brutti momenti in cui ero letteralmente in preda agli effetti dei suoi cavalloni. Non sopportavo, infatti, gli sballottamenti ed i beccheggi della nave e quindi avevo spesso la nausea.
In quei momenti maledivo il giorno in cui decisi di iscrivermi al Nautico, una scuola che si trova anche nel mio piccolo paese.
Premesso questo, posso dire con tutta tranquillità che non mi piace dipingere il mare in tempesta. Qualche volta mi capita di vederne uno in un quadro ma il mio occhio si rifiuta di osservarlo per più di una manciata di secondi.
Il sentimento che provo osservando un dipinto con il mare agitato non so proprio come spiegarlo, anche perché provoca in me effetti che mi impediscono di ragionarci sopra.
W il mare calmo e tranquillo.
W la pittura che può fare miracoli, cioè trasformare il mare gonfio in mare calmo e tranquillo.
Un mare in tempesta con un cielo volutamente terso e con sole a volontà per compensare il mio stato d’animo! Anche quelle vele in lontananza mi devono indicare la mancanza del pericolo.