Marina dipinta nella cruna di ago
Stefano Busonero: La mia marina in cruna
La tecnica impiegata è molto particolare.
Il paesaggio marino raffigurato in questa pagina (La Pilarella) si trova a Porto Santo Stefano di fronte alla “Baia del Turchese” o “Arena del Turchese”, dove una volta era attivo il porto del paese.
Qui ogni anno si svolge l’importante manifestazione del palio marinaro. Un posto incantevole e ricercato dai turisti proventienti da ogni parte del pianeta.
“Il paesaggio marino raffigurato in questa pagina (La Pilarella) si trova a Porto Santo Stefano di fronte alla “Baia del Turchese” o “Arena del Turchese”. Laggiù, una volta, era attivo il porto del paese.
Qui ogni anno si svolge l’importante manifestazione del palio marinaro. Un posto incantevole e ricercato dai turisti proventienti da ogni parte del pianeta.
Il “Palio Marinaro dell’Argentario”
Il Palio marinaro fece il suo primo esordio nel 1937. È una gara in cui competono quattro gozzi, comunemente denominati “guzzi”, in, rappresentanza dei quattro rioni di Porto Santo Stefano: Valle, Croce , Fortezza e Pilarella.
Le imbarcazioni si sfidano su un percorso piuttosto lungo, di ben quattromila metri. Ogni gozzo procede per mezzo della potenza fisica di quattro vogatori ed è manovrato da un timoniere.
Lo specchio di mare dove si svolge ogni anno – il giorno di Ferragosto – la ormai celebre manifestazione, interrotta soltanto nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, è denominato Arena del turchese. Una volta, lì si trovava il vecchio porto del paese.
Il Palio Marinaro dell’Argentario ha origini assai remote. Si parla di una rievocazione di un lontanissimo fatto – certamente una leggenda – che narra di una feluca barbaresca intenta a catturare un’imbarcazione con alcuni pescatori a bordo. Si pensa che fu clamorosamente tenuta a distanza dalla forza fisica dei giovani rematori.
Altri invece lo fanno risalire allo Stato dei Presidi e quindi al XVII secolo. La seconda ipotesi appare più verosimile data la testimonianza di almeno un disegno di Ignazio Fabbroni, cacciatore di pirati che visse proprio in quegli anni. Il grafico mostra quattro gozzi, a bordo dei quali si trovano quattro rematori ed un timoniere, che sembrano proprio voler competere tra loro.
Ma ciò che, a prescindere da tutto, ha contribuito certamente alla nascita della manifestazione argentarina è il fatto che la maggior parte delle imbarcazioni del nostro vecchio porticciolo avanzavano grazie alla forza dei vogatori.
Spesso, al ritorno dalla pesca, i giovani equipaggi innescavano tra loro delle vere e proprie gare per arrivare primi in porto ed essere ammirati dalle ragazze del paese.
Il “Palio Marinaro dell’Argentario” risale al 1937, anno in cui il Comune di Monte Argentario inaugurò questa competizione, stabilendo norme e regole di comportamento per quello che tutti noi compaesani chiamano semplicemente il “Palio”. (Stefano Busonero)
Il quadro in cruna di ago ingrandito
Ecco la mia opera pittorica ingrandita al microscopio.