Una convenzione nell’arte del disegno
Disegno, prospettiva e punti di fuga: la prospettiva è un complesso di convenzioni nell’arte del disegno, per rappresentare illusoriamente, su una superficie piatta – tela o qualsiasi altro supporto – rilievi, spazi e profondità.
Prospettiva lineare
Questa, per non essere confusa con quella “aerea”, viene chiamata “lineare”.
Rispettando le leggi della prospettiva lineare, gli oggetti della stessa altezza e larghezza risultano di dimensioni notevolmente diverse a seconda dei piani in cui si trovano, dando così l’effetto “distanza”.
A tutti noi è capitato di osservare i binari dei treni che in lontananza tendono a congiungersi.
Nel disegno, la superficie del supporto viene chiamata con il termine di “piano di proiezione”.
La prospettiva aerea
Quella aerea serve agli stessi scopi e viene impiegata dai pittori (si vedano i dipinti dei grandi maestri della pittura), con la variazione delle gamme cromatiche, rappresentando i piani lontani con tenui grigi e senza contrasti. I primi piani sono invece, molto nitidi, con colori vivi e forti contrasti.
Impiegando insieme le due prospettive, l’opera si arricchisce di tono e di profondità.
I tre tipi di prospettiva lineare
Ritornando a quella lineare, tre sono i tipi:
- Parallela ad un solo punto di fuga
- Obliqua a due punti di fuga
- Aerea a tre punti di fuga
Dal momento che questo è un semplice corso pratico di pittura, possiamo trascurare, in questa pagina, con tutta tranquillità quella aerea.
Con la buona conoscenza di queste semplici leggi, diventa possibile disegnare, schizzare, e dipingere con una certa disinvoltura e senza cadere nelle trappole ingannatrici, disseminate dalla nostra fantasia inconscia, durante la realizzazione del quadro.
I punti di fuga sono i luoghi dove tutte le linee vanno ad incontrarsi. In entrambe le prospettive, i punti di fuga si trovano all’orizzonte, e la linea dell’orizzonte si trova sempre all’altezza degli occhi dell’artista.
Spiegazione chiara e semplice, grazie.