Discorso introduttivo sull’anima della Pittura

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

L’anima della Pittura è quella che permette di dialogare con il dipinto. Il messaggio emozionale avviene tra pittore e dipinto, poi tra dipinto e fruitore. Spesso, molto spesso, il messaggio cambia provocando emozioni differenti.

anima della pittura: dipingere al di là della tecnica
Dipingere al di là della tecnica, col cuore e l’emozione

Pittura, Pittura pura, anima della Pittura

Non pensiate di trovare in queste pagine le pompose regole accademiche di disegno, di prospettiva, di tecniche pittoriche e tutte le altre affinità legate alla razionalità degli insegnamenti.

Qui si parla soltanto in relazione al messaggio psicologico che va oltre la schematica raffigurazione del soggetto.

Qui si parla di Pittura, di anima della Pittura, di emozioni, di messaggi che il pittore deve inviare al fruitore e del dialogo fra quest’ultimo e il dipinto.

Una buona tecnica pittorica ed una robusta base sull’arte del disegno sono comunque indispensabili per intraprendere questo meraviglioso cammino.

Dato che nessuno nasce imparato, è necessario apprendere almeno i primi rudimentali principi che servono come “mezzo” di trasmissione per dette emozioni: tali insegnamenti sono assenti in questa sezione e poco trattati in altri argomenti del presente corso di Pittura.

In queste pagine la considerazione della Pittura vista dal lato sentimentale è pressoché totale.

Qualcosina sulla tecnica

Se avete già appreso una tecnica ed una vostra maniera di fare arte, tenetevele ben strette e cercate di svilupparle.

Una volta acquisita una tecnica non gettatela via alla prima occasione per seguirne una nuova. Cercate invece di svilupparla allo “stato puro” così come l’avete imparata. Non mescolatela con altre tecniche ma entrateci dentro  e portatela avanti.

La vostra pennellata ha una certa caratteristica, che sicuramente è diversa da quella di ogni altro pittore. Chiamatela bella, chiamatela brutta, ma cercate di non cambiarla. Va soltanto sviluppata!

Il vostro senso della prospettiva vi porta a disegnare ad una certa maniera? Ebbene! Non cambiate quel modo, perché è il “Vostro modo”, ma sviluppatelo!

Avete inserito in un contesto paesaggistico un colore che vi da gioia ma che non piace alla gente? Non preoccupatevi a sostituirlo con altri colori ma sviluppategli quel cromatismo che tanto vi piace.

Formatevi artista unico puntando all’anima della Pittura

Qualcuno vuole insegnarvi a sentire i colori? Mandatelo a quel paese! Ognuno di noi possiede un immenso potenziale per gioire nella percezione del colore. Quello è personale! È quello l’anima della Pittura! Quindi  …… sviluppatelo!

Asserite che la vostra espressività è bassa? Può darsi che lo sia, cercate allora di svilupparla, ma seguendo esclusivamente i vostri istinti!!

Si potrebbe andare avanti per intere pagine, ma la conclusione è sintetizzata in un solo breve consiglio:

Formatevi artista “unico” e sviluppate tutte le vostre caratteristiche senza tralasciarne una e – cosa assai più importante – non aggiungete una sola caratteristica appartenente ad altri, neanche quella proveniente da Michelangelo (se fosse vivo). In questo caso, naturalmente, il consiglio sarebbe quello di gettarle via tutte, accettando in pieno le rimanenti caratteristiche del grande Maestro.

Concludendo con l’anima della Pittura

In conclusione, un vostro dipinto deve contenere esclusivamente il concentrato di tutto ciò che vi appartiene. Solo così potrete dipingere spensieratamente! Solo così la Pittura diventa un meraviglioso svago!

Lavorate liberi da ogni laccio! Non annoiatevi nel fare quelle esattissime ma scollegate accozzaglie di particolari …… di precisione.

Buon proseguimento

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