Pittura e poesia: un cromatismo con moltissime variazioni tonali celate fanno un’opera d’arte.
La variazione cromatica e la sua modulazione relativa alla forza/debolezza
In questo corso di Pittura ho già parlato molto sull’importanza della variazione cromatica e non mi stancherò mai di affermarlo. In questa pagina parlo di Pittura e Poesia.
Questa può essere resa da voi molto evidente, oppure celata. L’una maniera non esclude l’altra.
Un cromatismo con evidenti variazioni tonali – se indovinato – porta gradevoli sensazioni all’occhio e quindi al cuore dell’osservatore.
Una coloristica con mille variazioni “celate”, invece, lancia messaggi subliminali che inducono la mente del fruitore a mettersi in moto ed a fantasticare, andando al di là di ciò che viene rappresentato nel quadro.
Non è detto che si debba parlare per forza di astrattismo. Tali accorgimenti si possono benissimo applicare nella pittura realistica.
Il poeta e il pittore
Il poeta pensa alla rima, alla forma, alla configurazione dei versi, alle simmetrie, alla musicalità – cose che lo studio e l’esperienza porta a migliorare – ma è capace di inserire sapientemente messaggi celati nel contenuto che arrivano direttamente al sentimento.
Quindi una poesia ben costruita con l’impiego delle regole dettate dai canoni accademici – come pure la realizzazione di un quadro con le stesse modalità – diventa piacevole, scorrevole e, tanto più più il poeta (o il pittore, nel caso del quadro) si attiene alle regole, tanto più questa si avvicina alla perfezione. Ma il poeta/pittore per renderla bella e coinvolgere il lettore/osservatore con tutto il sentimento non deve rigidamente obbedire alle regole, il cui non rispetto risalta all’occhio della persona più gretta, ma deve aggiungere – in maniera occulta – le molteplici variazioni, che accompagnano l’osservatore oltre la forma e l’apparente contenuto.
Concludendo con la Pittura e Poesia
Inserite sempre nelle forme le molteplici variazioni cromatiche, ma fate in modo che siano quasi impercettibili. Cioè aggiungete ad ogni nuova pennellata una microscopica quantità di nuovo colore. Mi ripeto: dovrete vedere ogni nuova mescola di colore uguale a prima dell’aggiunta del nuovo ma sapere di aver aggiunto quella parte microscopica. Quest’ultima, insieme alle tante, dialogherà direttamente con l’inconscio del fruitore!