Muovere le dita sulla tastiera
Finché è possibile, preferire sempre il movimento delle sole quattro dita a quello combinato con il cambio di inclinazione del pollice.
E’ bene che il pollice rimanga fisso nella stessa posizione con la stessa inclinazione verso la paletta. E’ questo quello che permetterà in seguito l’esattezza del movimento delle dita senza l’osservazione della tastiera.
Paragone con il tiro a segno
A proposito della posizione del pollice sul manico voglio fare un paragone con il tiro a segno.
Ammettiamo per assurdo che un tiratore si trovi su una piccola piattaforma girevole e voglia giocare al tiro a segno. Quando la piattaforma è ferma, prende la mira, spara e fa centro.
Se la piattaforma, dallo stato di riposo, incomincia a girare nello stesso istante in cui il tiratore decide di premere il grilletto, il centro non viene colpito. Se invece viene avvertito che la piattaforma incomincerà a girare in un dato verso nel momento in cui preme il grilletto, lui sposta i tiro e fa centro lo stesso.
Quel centro è frutto di un ragionamento che combina la razionalità con la capacità di mira.
Non sempre però la piattaforma gira nella stessa maniera; una volta nel senso orario, un’altra volta in senso antiorario, una volta un po’ prima, un’altra volta un po’ dopo, un’altra volta più veloce, un’altra volta contemporaneamente alla decisione di sparare.
Se è molto bravo potrà fare sempre centro, ma a quale prezzo!!!!!
Ritornando al movimento delle dita sulla tastiera
Questo succede anche alla mano quando si suona la chitarra, quindi tenere presente che quando il pollice ha sempre la stessa posizione ed inclinazione di base, ogni passaggio eseguito o da eseguire, offre una sua ben specifica sensazione ai muscoli delle nostre dita.
Ogni passaggio viene memorizzato dalla nostra mente e dai nostri muscoli ed emana sempre lo stesso sentore, quindi i movimenti saranno sempre precisi.
Viceversa, muovendo contemporaneamente pollice e le altre dita, abbiamo cambi di posizioni di base e perdite istantanee di riferimento.
Riflettere molto su queste cose, ma ripeto non devono interferire volontariamente nel vostro bagaglio strutturale … ma penetrare lentamente nei vostri parametri di base.
In alcuni passaggi occorre però cambiare per forza inclinazione al pollice. Questo si può e si deve fare, ma tenere sempre presente che bisogna riportarlo, appena sia possibile, all’orientamento di base.
Domanda a bruciapelo con risposta in fondo alla pagina: Cosa è la legatura?
Leggera pressione sulla tastiera della chitarra
Le dita della mano debbono fare poca pressione sulle corde. Meno pressione significa più scatto e più velocità.
Riducendo gradatamente la pressione però, si arriva ad un limite in cui il suono incomincia a perdere di qualità. Ma questo limite lo si può allontanare quando si riesce a trovare una posizione “corretta” della mano.
Se si pressano troppo le corde si perde la velocità e si forma un eccessivo callo, duro e scivoloso, alle dita che causerà a suo tempo lo slittamento delle dita stesse sulle corde, ottenendo posizioni errate.
Tastiera libera
Una regola è quella di non appoggiare il peso del braccio alla tastiera … di non tirarla a se, di non allontanarla dal corpo, di non sorreggerla.
Economia di movimento
Il polso, la mano e le dita devono fare sempre economia di movimento. Devono passare da una posizione all’altra con il minimo spostamento possibile.
Se un dito si trova su una nota che occorre nel passaggio successivo, lo si deve lasciare premuto su quel tasto, evitando di toglierlo e ricercarlo di nuovo.
Attenzione a non incorrere nell’errore più frequente, in altre parole, nel cambio di posizione, la mano deve scorrere sempre con lo stesso orientamento (pollice sempre nella stessa posizione e nocche sempre parallele al bordo del manico).
Nel cambio di quei numerosi accordi che interessano gli stessi tasti (ma diverse corde) il pollice e tutta la mano devono rimanere fermi lasciando muovere soltanto le quattro dita che sono già predisposte nei loro tasti (dove occorre far scorrere il pollice, tenere presente la solita regola, non cambiargli l’orientamento).
Non guardare la tastiera
Esercitarsi senza guardare la tastiera e sentire le sensazioni delle dita nelle varie posizioni, quindi memorizzarle e riconoscerle in seguito.
Lavorare in tutte le posizioni della tastiera senza guardarla sembra impossibile ai più, sembra molto difficile ad altri, sembra difficile ad alcuni, invece è molto più facile trovare le note con la sensazione delle dita che con l’aiuto degli occhi.
Sotto il FA c’è sempre il DO, sotto il SOL c’è sempre il RE, sotto il SI bemolle c’è sempre il FA (ecc.) su tutte le corde ad eccezione della 2°, che sotto di essa si trova sempre una nota alzata di un semitono rispetto a quello sopra citato.
Ogni dito ha il suo tasto. Per ottenere questo basta osservare i punti sopra riportati, in altre parole nocche parallele, palmo quasi parallelo al bordo del manico (perché deve essere un poco più vicino al manico quello della parte che appartiene al mignolo) e pollice orientato verso la paletta.
Rispettando le posizioni sopra riportate, le dita, e soprattutto il mignolo, si troveranno nel loro tasto specifico.
Occhio all’orientamento delle articolazioni
Fate attenzione al dito indice ed in particolare al mignolo perché tendono a raggiungere la corda non tramite la loro articolazione principale, quella della nocca, ma da quella centrale, o addirittura spostando l’angolazione di tutta la mano! Questo ultimo è un grosso e subdolo errore che spesso non viene rintracciato, talvolta neanche da chitarristi navigati.
Angolazione del polso
Altra cosa da tenere in considerazione è l’angolazione del polso rispetto alla mano, che deve essere mantenuta il più possibile intorno a 180 gradi (praticamente dritto come nella foto).
Quando in una scala, o in un lungo passaggio a scendere, si passa dalla prima alla sesta corda, per rispettare l’arcuazione del polso si può abbassare provvisoriamente la spalla sinistra. In tal modo si compensa l’inevitabile angolazione che toglierebbe agilità di movimento ai tendini.
Il polso deve essere sempre rilassato ma pronto allo scatto delle dita.
Distanziare bene le dita ampliando le angolazioni
Durante lo studio dei pezzi, preferire sempre forzare le dita nel distanziarle le une dalle altre, anziché raggiungere i vicini tasti ruotando la mano e cambiando orientamento al pollice con il rischio di perdere il sistema di orientamento generale nella tastiera. In tal caso … purtroppo … si dovrà per forza ricorrere all’aiuto degli occhi!
Negli esercizi osservare il mignolo
Il dito mignolo, quando è libero, spesso subisce dipendenza delle posizione delle altre dita e tende a volte a rimanere rigido, altre volte a seguire il medio.
Occorre osservarlo senza però comandargli volontariamente il suo rilassamento.
Checking dei polpastrelli
Verifica della posizione corretta della mano. Abituarsi ad osservare sempre il dito n° 2 ad ogni fine esecuzione.
Se l’impronta lasciata provvisoriamente dalla corda sulla punta del dito è parallela all’allineamento ideale delle dita unite (foto sotto riportata), l’impostazione della mano è perfetta. In caso contrario è bene sapere che qualcosa sarà pure da correggere.
Risposta alla domanda a bruciapelo: La legatura può essere di portamento e di valore.
Quella di portamento indica un modo di esecuzione dove, tra due o più note, per quanto possibile, non vi compare l’interruzione del suono.
La legatura di valore invece lega le note di nome uguale e posizione uguale sommandogli i valori. La legatura di valore viene impiegata per aumentare il valore delle note dove è impossibile l’uso del punto come capita spesso a cavallo fra una battuta e l’altra.
Il legato, nella chitarra (non se ne può fare a meno di parlarne in queste pagine), assume un significato un po’ più particolare, non limitandosi ad eliminare la pausa tra le note, perché genera effetti sonori alquanto ricercati. Può essere ascendente o discendente, e, in entrambi i casi, non deve intervenire il pizzico nella seconda e/o nelle seconde note successive.
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