Effetti coloristici di Stefano Busonero

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

 Effetti coloristici di Busonero

L’effetto coloristico è il responsabile degli stati emozionali che hanno origine nella mente del fruitore. L’effetto coloristico suscita il movimento, l’armonia e l’eleganza in qualsiasi contesto pittorico. La variazione cromatica appaga in maniera inequivocabile chi la genera e chi la diffonde. L’effetto che dà il colore è un forte richiamo della Natura al pittore indeciso. Il cromatismo vero è  Monet,  Renoir,  Pissarro  e  Sisley. L’effetto coloristico da vita alla Pittura. La variazione cromatica è … semplicemente …Arte.

Dieci miei dipinti

081A5 Solitudine
081A5 Solitudine

81) Come si può raffigurare una sensazione di solitudine? Una montagna ferma per tutto il resto del tempo……… un occhio che la osserva perennemente … e … Accidenti! Non riesco a dare staticità alla montagna, non riesco a fermare il movimento!

Non riesco nella staticità? Ne sono orgoglioso! Viva il movimento, Viva la compagnia. La solitudine non appartiene all’arte, perché la sola presenza dell’arte è vita! Arte uguale a vita, uguale a movimento.

082A5 Aviaria
082A5 Aviaria

82) Con l’aviaria, sembra che ci stiamo dirigendo vorticosamente, trascinati da forza centripeta, in un baratro senza fondo, ma l’occhio è sempre più vigile. L’uomo non sarà certamente sopraffatto dall’uccello. In fondo a quel baratro l’occhio umano attende tranquillamente che la bolla di sapone si rompa. – magari beccata da un uccello:

083A5 Colore
083A5 Colore

Altre opere

83) Colore e movimento. Dipingendo dal vivo, l’artista porta sulla tela la grande quantità di attimi che assume il soggetto nei vari momenti e nelle diverse sedute pittoriche. Prendendo a soggetto la persona, gli occhi non avranno mai la medesima espressione, il sorriso non darà mai al volto l’atteggiamento di un unico gesto, la luce riflessa nei capelli non sarà mai la stessa e, tutte le varie espressioni che il viso ha durante il corso della seduta, vengono raffigurate una volta in un organo ed una volta in un altro organo. Questo crea movimento. Il colore, appunto … è movimento.

084A5 Sculture
084A5 Sculture

84) Molto spesso sento il bisogno di oltrepassare i limiti dell’ordine dell’armonia e della perfezione che è nella natura stessa. Per questo, talvolta mi ispiro da una “maniera” fatta di eleganza, equilibrio e sicurezza. Il proposito è buono, la volontà è ferrea, ma quando inizio a lavorare, la maniera equilibrata si esaurisce istantaneamente, l’eleganza non appartiene più alla mia ragione e, la sicurezza si perde nella testa, nel braccio, nella mano, nelle dita che stringono con forza il pennello, quasi a romperlo, e … mi accorgo di non dover pilotare i miei istinti … mi rilasso … getto la “maniera” … e prendo il volo!

085A5 Volti scolpiti
085A5 Volti scolpiti

Altre opere

85) L’effetto coloristico ed il maestoso virtuosismo sono due grandezze che si sposano molto bene a cui molti artisti aspirano, ma talvolta possono formare una miscela esplosiva che potrebbe non gratificarli affatto. Queste, sono due grandezze che si alimentano a vicenda fino a raggiungere l’eccesso: il virtuosismo diventa artificiosità tecnica, mentre l’effetto cromatico diventa esasperazione espressiva. Una volta, questa esasperazione la definivano “espressività da belve feroci”. Quei pittori si chiamavano Fauves.

086 Cattura
086 Cattura

86) A proposito di belve feroci, qualche tempo fa feci un simpatico sogno, naturalmente a colori. Figure di grossi animali si alternavano in un immenso spazio, tutto colorato. Il cromatismo era perfetto e le forme, pur appartenendo a simpatici mostri, erano molto eleganti. Cetacei che volavano, uccelli immensi che finivano nelle fauci di grossi animali, occhi che scrutavano l’orizzonte ininterrottamente e ….. in sottofondo una sinfonia di Beethoven. Ho provato a riportare il sogno sul supporto pittorico ma ecco cosa è uscito fuori!

087A5 Metamorfosi
087A5 Metamorfosi

Altre opere

87) I pittori appaiono spesso come persone eccentriche, dall’animo inquieto, talvolta scontrosi, depressi ed introversi. Tutto questo colpisce anche me ed i miei quadri subiscono consistenti metamorfosi: i colori diventano violenti, le forme diventano esplosive, lo spazio assume una drastica valenza.

088A5 Pianto antico
088A5 Pianto antico

88) Quando la vena pittorica che è dentro di me diventa più forte, sento il bisogno di esprimermi. Spesso mi oriento verso l’estraniazione intellettualistica da tutto ciò che appartiene alla realtà: i miei mezzi diventano insoliti e l’artificio si esaurisce fino al suo completo annullamento. L’invalicabile della natura viene superato e la rappresentazione viene manifestata simbolicamente, permettendo alla trasfigurazione di lanciare messaggi metaforici. “L’albero a cui tendevi … né ti risveglia il sol”

089A5 Il gioco della Natura
089A5 Il gioco della Natura

89) La mia pittura, spesso rifiuta i linguaggi convenzionali, portandomi ad una trasposizione delle forme in contesti sempre più affrancati dal mondo reale e sempre più vincolati all’immagine interiore. Dipingere, a volte diventa un vero e proprio gioco con la natura.

090A5 Metamorfosi
090A5 Metamorfosi

90) Molto spesso mi accorgo traumaticamente di portare dentro di me inquietanti tendenze pittoriche, che si orientano verso l’appianamento delle tematiche comuni, enfatizzando l’asimmetria e la difformità, e, la parola d’ordine che gira violentemente nella mia testa diventa “ordine classico” …… ci provo …. ma …. quando vedo che ciò deve comportare l’abbandono delle mie espressività coloristiche, ritorno sui miei passi e …… sento assalirmi da una valanga di nuove sensazioni.

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