Dipingere un paesaggio ad olio

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

Come dipingere un paesaggio osservandolo dal vivo

Dipingere un paesaggio: nella tecnica pittorica dal vivo, da molti definita come tecnica della pittura diretta, il pittore deve poter interpretare la natura con l’intenzione di dipingere l’opera, definitivamente, fin dal primo istante in cui stende la prima pennellata di colore sulla tela.

Monet, che pure aveva pagato con la sua credibilità questo ingente prezzo, diceva: “So ormai per esperienza, che sia piuttosto utile dipingere un paesaggio all’aria aperta, catturare il movimento e soprattutto l’attimo che se ne va, dipingere cioè a istante dopo istante, nel modo più completo, trasferendo sulla tela le emozioni provenienti dalla natura, senza che esse  siano analizzate troppo dalla mia mente per non trasfigurarle”.

In questa pagina, appartenente alla sezione delle lezioni di pittura, ci sono alcuni consigli al principiante. Nella stessa sezione ci sono altre pagine per aspiranti pittori più articolate. Ad esempio, se non siete proprio agli inizi, potete seguire il link prima fase per dipingere il paesaggio a olio, oppure dipingere una marina.

Nel dipingere un paesaggio osservare bene le grandi masse

Guardare il paesaggio naturale, osservarlo nella disposizione delle grandi masse ed iniziare  subito con decisione.

 dipingere un paesaggio: inquadratore
inquadratore improvvisato realizzando un taglio in un foglio di cartoncino. Oggi abbiamo lo smartphone!
dipingere un paesaggio: inquadratrice fatta con le dita
Inquadratore realizzato con le dita delle mani

Un sistema semplice per l’inquadratura si può ottenere ritagliando un rettangolo in un cartoncino. Oggi tutto questo si ottiene mille volte meglio con la camera dello smartphone.

La distanza ottimale dagli occhi corrisponde fortunatamente con la lunghezza delle braccia. Quello che si vede attraverso l’apertura è ciò che si apporrà sulla tela.

Anche nella foto sopra è visibile un metodo semplice per ottenere una buona inquadratura del paesaggio, anche senza mezzi a disposizione.

La composizione delle masse sulla tela è una cosa di fondamentale importanza. Queste devono essere disposte sulla tela con equilibrio, armonia e…  aggiungerei anche “peso”.

Nella tela, in prima battuta devono essere create due grandi e globali masse, una chiara ed una scura, a seconda della direzione dei raggi solari. Se il sole proviene da sinistra, naturalmente, questa appare più chiara, mentre quella di destra è più scura.

Attenzione ai tranelli nel dipingere un paesaggio

Attenzione a non prendere troppo alla lettera questa costante e a non esagerare, perché all’atto pratico si incontrano subdoli tranelli capaci, di ingannare anche l’artista più esperto. Perché? Semplice a spiegare: due oggetti illuminati dal sole posti ai due lati opposti (sinistra e destra) saranno illuminati alla stessa maniera e quindi smentiscono quanto detto sopra. Però occorre tenere presente di un fattore molto importante che giustifichi quello di cui sopra detto. Questo fattore è la prospettiva aerea, cioè l’interposizione dell’atmosfera tra noi ed i vari piani.  Si è già visto nelle altre pagine che l’interposizione dell’atmosfera, contribuisce a rendere più grigi i colori, ad attenuare i contrasti, a schiarire gli scuri e scurire i chiari fino a un unico colore indefinito all’orizzonte. Questo perché l’atmosfera ha una trasparenza non assoluta ma formata da corpi  microscopici, che ne limitano più o meno la visibilità. Detti corpi fanno in modo che nelle normali giornate, la parte da dove proviene la luce è sempre più chiara di quella  opposta.

Detto questo non rimane che fare attenzione ai tranelli. Per evitarli a priori, applichiamo la regola soltanto nei piani lontani, dove l’atmosfera fa la sua parte da leone. Nei primi piani tutto cambia.

Concludendo

Quanto detto sopra ci porta alla conclusione che, nel paesaggio possiamo applicare tale regola per un terzo di tela, cioè sicuramente tutto il cielo ed in una piccola parte, corrisponde al raggiungimento dell’orizzonte. Naturalmente questo riguarda la parte alta della tela, essendo i primi piani generalmente sempre in basso. Continuare ad immettere altre masse chiare e scure sulla tela, corrispondenti agli oggetti del paesaggio.

Allontanatevi dal quadro ed osservatelo in termini di peso delle masse. Immaginatelo appeso ad una parete e con le masse di colore che abbiano un peso, quindi provate a pensare al suo equilibrio fisico sulla attaccaglia, cioè se dovesse pendere da qualche parte per via di un peso maldisposto.

Calcolate le grandi masse da correggere e continuate questa preliminare imprimitura. Ricordatevi che quando si pensa di apportare ulteriori strati di pittura sulla tela, occorre lavorare con mescolanze di colore abbastanza diluito con essenza di trementina. Calcolate anche che nella tela la quantità di chiari deve essere uguale alla quantità degli scuri.

La sezione aurea

Posizionare la sezione aurea
Come posizionare la sezione aurea

Trovare la sezione aurea: la sezione aurea è il punto dove, secondo gli esperti, cade l’occhio dell’osservatore e che quindi deve contenere parti molto interessanti dell’opera portata a termine.

Ecco come trovare le quattro sezioni auree della tela: Prendiamo una tela di 45 x 60 cm. e disegniamo un rettangolo al suo interno, rispettando le misure della foto accanto. Passiamo alle  varie fasi

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