I suoni armonici nella chitarra e gli ipertoni
I suoni armonici naturali appartengono alla categoria degli ipertoni e vengono generalmente emessi dagli strumenti cosiddetti a “corda” e dagli “ottoni”. In questa sezione di lezioni di chitarra prendiamo in considerazioni soltanto gli armonici di questo strumento.
Dalla teoria della musica abbiamo imparato che un suono emesso da un corpo vibrante – nel caso nostro da una corda di chitarra – non è mai puro, ma ha dentro di sé – oltre al fondamentale – altri più acuti ma assai meno intensi, ovvero gli armonici.
Questi suoni assumono una importanza basilare nella produzione timbrica dello strumento (chitarra) e nella definizione degli intervalli.
I suoni armonici che otteniamo con la vibrazione di una corda sono relativi ai possibili modi naturali.
Proviamo a produrre armonici con una corda
Suoni armonici nella chitarra: prendiamo ad esempio la prima corda (Mi cantino ma si può fare su ogni corda). Con la sua lunghezza “L” totale, in vibrazione, emetterà certamente un Mi (primo armonico).
Se riduciamo la sua lunghezza del 50% (cioè metà, 1/2 L, ovvero L/2, corrispondente esattamente alla dodicesima sbarretta, tra il dodicesimo ed il tredicesimo tasto) la corda vibrerà ad intensità ridotta. La nuova frequenza risulterà doppia (secondo armonico), producendo la nota Mi corrispondente all’ottava superiore.
Se la stessa corda la riduciamo ad un terzo (1/3 L, ovvero L/3, corrispondente esattamente alla settima sbarretta, tra il settimo e l’ottavo tasto), la corda vibrerà emettendo un suono ancora ridotto. La nuova frequenza sarà tripla e così via, continuando con la suddivisione in L/4, L5, L6, eccetera.
Dal momento che queste pagine sono dedicate allo studio della chitarra classica (e, in modo particolare, al principiante) cercherò di essere più pratico e conciso. Quindi andremo avanti tralasciando le noiose nozioni teoriche relative a questa sezione prendendo subito in considerazione i suoni armonici nella chitarra.
Vediamo, semplificando, i suoni armonici nella chitarra
Si sappia che i numerosi armonici che si trovano distribuiti lungo tutta la corda non hanno diretta relazione con le sbarrette ma con le varie suddivisioni della corda.
Queste suddivisioni portano a ricercare tali note nei vari punti della tastiera tra i quali, alcuni che coincidono con le sbarrette, altri che si trovano all’interno dei tasti.
I suoni armonici nella chitarra più usati
Quelli che all’atto pratico servono al chitarrista principiante sono gli armonici corrispondenti alle seguenti sbarrette:
- Alla dodicesima sbarretta (corrispondente alla nota emessa dalla corda a vuoto ma con ottava superiore). Naturalmente vale per tutte le corde!
- Nella quinta sbarretta (corrispondente alla nota emessa dalla corda a vuoto ma con due ottave superiori). Su tutte le corde.
- Alla settima sbarretta (corrispondente alla nota emessa dal settimo tasto ma con ottava superiore, ovvero la quinta giusta della corda suonata a vuoto, ottava superiore).
- Su tutte le corde.
Un altro armonico, che ci interessa un po’ meno, si trova al diciannovesimo tasto (corrispondente alla nota emessa dal diciannovesimo tasto, ovvero alla quinta giusta della nota emessa dalla corda a vuoto ma con due ottave superiori).
Altri due suoni armonici nella chitarra potrebbero essere quelli contenuti nel terzo tasto, ovvero fra la seconda e la terza sbarretta) corrispondenti rispettivamente, con riferimento alla prima corda, ad un Mi (un ottavo di lunghezza di corda) che è quasi muto ed un Re (un settimo di lunghezza di corda), sempre debole ma più forte del primo.
Per non rendere il grafico troppo confuso ho preso in considerazione soltanto la corda del Mi. Naturalmente la stessa regola vale anche per le altre cinque corde.
Esiste comunque una mappa completa (tratta da Wikipedia) con tutti gli armonici che vi sconsiglio di studiare perché non vi servirà ad alcuno scopo pratico.
Come creare il suono armonico sulla tastiera della chitarra
Si premette che la corda non deve mai toccare la sbarretta.
Per ottenere il suono armonico pulito il mio consiglio è quello di iniziare in corrispondenza della dodicesima sbarretta, perché è molto più facile.
Con un dito della mano sinistra (impiegate per adesso il n° 1) diteggiate dolcemente la corda in corrispondenza di detta sbarretta (deve essere posto in modo esatto) con il polpastrello (con la punta ma anche, volendo, con l’intero polpastrello), senza fargliela toccare e, nel frattempo, pizzicatela con il dito della mano destra.
Nel momento esatto in cui la corda viene pizzicata dovete staccare velocemente il dito sinistro dalla corda. Ci vorrà un po’ di tempo ma i risultati non si faranno attendere.
Il solito consiglio è quello di non insistere troppo agli inizi, ma fare pochissimi esercizi, magari distribuiti durante la giornata. Via via che acquisite sicurezza potrete esercitarvi quanto volete.
Come sono rappresentate le note armoniche nello spartito
Trattasi di piccolo rombo vuoto con gambo, nello spazio o rigo corrispondente a quella nota (quando questo è possibile, cioè quando la nota dell’armonico corrisponde con quella del tasto).
Altrimenti – come si usa generalmente – vengono raffigurati da normalissime note corrispondenti a quelle del tasto (o meglio, sbarretta) che li ha generati con indicazione numerica araba corsiva, a caratteri più grandi in modo che possano essere distinti da quelli della normale diteggiatura.
Riepilogando, questi numeri corsivi indicano la posizione del tasto (o sbarretta) dove avviene l’armonico ma non la nota, che talvolta non coincide.
Nello spartito sotto rappresentato, ad esempio il n° 5 corrisponde alla sbarretta, mentre il 3 ed il 4 corrispondono ad uno dei due armonici del tasto.
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