Il manico e la sensibilità della chitarra

La sensibilità di questo strumento

Cosa osservare molto bene prima di acquistarla

Manico della chitarra: tastiera
Manico della chitarra: tastiera

Il manico

Il manico deve essere assolutamente dritto, senza la minima curvatura. Rifiutate con decisione la chitarra con questa malformazione.

Fate attenzione che non abbia preso colpi di calore o di umidità. I segni lasciati da questi agenti sono facilmente rintracciabili.

Fate scorrere dolcemente la mano su tutto il manico e sentite che non ci siano intoppi di varia natura.

Il manico deve essere liscio ed è importante che il pollice nel suo scorrimento non senta attriti di particolare natura.

Se già possedete una chitarra, fate attenzione alla lunghezza, perché potrebbe essere diversa (è un rischio limitato … ma reale) da quella alla quale siete abituati.

Una lunghezza diversa vi potrà rendere difficili le esecuzioni con i salti.

Lo studio del manico è la prima cosa che il novello chitarrista dovrà intraprendere per diventare un buon esecutore, cosciente delle partiture musicali che gli si presenteranno davanti agli occhi.

Secondo molta “gente” lo studio della tastiera non merita tanti approfondimenti. Questo non è vero, anche se molti musicisti (con la M maiuscola) eseguono alla perfezione brani anche assai articolati senza affatto conoscerla (conoscere la tastiera non significa saper dove si trovano le note tramite ragionamento ma saperla percorrere in velocità leggendo a prima vista lo spartito).

La strada che stiamo percorrendo, sin dai primissimi passi del presente corso di chitarra, invece, permetterà all’allievo di penetrare nei meandri più profondi e di comprendere in pieno gli aspetti delle genialità compositive che via via si incontreranno.

Saper percorrere il manico attraverso le varie scale, (maggiori, minori, pentatoniche … ed altre) certamente aiuterà nelle improvvisazione e – perché no!?! – anche nella composizione dei brani.

La sensibilità della tavola e della cassa armonica

Ogni chitarra ha una sua specifica sensibilità. Questa sensibilità riguarda soprattutto la tavola armonica e la cassa armonica.

Provate a sfiorare le corde, e se la sua sensibilità è alta, già dovrete sentire la risposta netta e chiara. Anche carezzando leggermente la tavola armonica o battendo con le nocche sulla cassa in ogni sua parte, si deve sentire un’immediata suscettibilità della chitarra.

La chitarra, una volta acquistata deve essere rispettata, cioè tenuta in custodia, e non esposta a rischi durante i trasporti o movimenti, che la possono danneggiare.

Non date retta a quelli che dicono che la chitarra non deve essere suonata nelle lunghe ore di studio, per non metterla troppo sotto usura e quindi farle perdere vitalità con conseguente diminuzione qualità di suono. Non è vero! La chitarra è fatta per essere suonata!

Nei primi anni, la chitarra, più viene usata e meglio sarà il suono emesso.

La leggerezza della chitarra permette un più stabile equilibrio dello strumento stesso quando si trova nella posizione con cassa tra la coscia e l’omero, ed un più sopportabile peso quando si trova appesa al collo, o alla spalla.

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