Corrispondenze e similitudini fra misure semplici e composte

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

Una misura composta deriva da una misura semplice

Chi fosse entrato in questa pagina senza aver letto quella precedente (misure semplici e composte) è bene che se la legga prima di iniziare con questa sezione.

Misure semplici, misure composte, tempi musicali: nella pagina precedente dagli esempi illustrati nelle varie tabelle appare evidente la corrispondenza fra le misure semplici e quelle composte. Una misura composta non è altro che una derivazione di una misura semplice … ma una derivazione ben distinta!

Tuttavia si incontrano dei casi in cui le misure composte possono essere eseguite come se fossero del tipo “semplice”, in tutti i “tempi” già considerati (due, tre, e quattro tempi).

Il 6/8, il 9/8 e il 12/8

Quando ciò succede nel “due tempi”, è come se vi fosse il raddoppio di una misura semplice del “tre tempi” (il 6/8 formato dall’insieme di due misure di 3/8 ciascuna); nel caso dei “tre tempi”, la sua triplicazione (il 9/8 costituito da tre misure di 3/8 ciascuna); nel caso dei quattro tempi, la quadruplicazione (il 12/8 composto da quattro misure di 3/8 ciascuna).

tre ottavi

Ciò che si è detto per gli ottavi vale, naturalmente, anche per i quarti, ecc.

Si deve però far presente che in questi casi, dove sia permesso considerare semplici le misure composte, i movimenti sono abbastanza lenti.

Le corrispondenze fra semplici e composte

Entrando nel particolare di questa corrispondenza e similitudine (misure semplici, misure composte, tempi musicali), prendiamo in considerazione un brano veloce a due tempi. La misura di questo pezzo scorre in modo da essere intesa dal nostro orecchio con la vera accentazione (forte il primo tempo e debole il secondo) e, quindi, la misura 6/8 va considerata alla stessa stregua della misura semplice da 2/4.

Proviamo invece lo stesso esempio con un tempo lento. In tal caso la misura di questo pezzo scorre in modo tale che il nostro orecchio non riesce distinguere i due tempi che sono troppo distanti fra loro, sentendoli invece con un accento tale che li rende tempi forti entrambi. Dato che la suddivisione ternaria si sente più marcatamente, si ha cosi la percezione che la misura sia composta con il raddoppio di quella da 3/8 (tempo della 1° misura: forte – debole – debole; tempo della 2° misura: forte – debole – debole; tempo della 3° misura:  forte – debole – debole; e così via ……).

sei ottavi
nove ottavi
dodici ottavi

Queste corrispondenze e similitudini non le troviamo soltanto nel parallelo tra le misure semplici e  quelle composte ma anche tra “semplici” e “semplici”, e tra le “composte” e “composte”.

Il compositore provetto che ben sa di poter configurare con molteplici combinazioni queste misure, ricerca ed intuisce significati diversi. Infatti crea spesso degli spunti dove non necessariamente misure composte formano gruppi di misure semplici a tre tempi, ma trasfigurandone altre in cui la misura a 2/4 viene divisa in quattro movimenti (o in otto, oppure quella di 4/4 divisa in otto, ecc.).

Altre formule … poco considerate

Nella pagina precedente abbiamo accennato che esistono ritmi derivati da formule quinarie e settenarie, che danno origine a misure quinarie e settenarie (“cinque tempi” che si scrive in 5/4 oppure in 5/8, ecc.; “sette tempi” che si scrive 7/4 o 7/8, ecc.). Queste misure, che vengono raramente impiegate, sono assai ostiche al nostro orecchio e quindi non le prenderemo in considerazione.

È bene però evidenziare come spesso la misura 5/4 non sia altro che la somma della misura 2/4 con quella a 3/4; mentre la misura di 7/4, la somma di 3/4 e 4/4, e viceversa per entrambe. Anche in questi casi la percezione – per quanto ostica che sia – varia in base alla velocità del brano: in un pezzo veloce, nei 5/4, si avranno un tempo forte e quattro deboli e la percezione è quella naturale.

Riassumendo

Misure semplici, misure composte, tempi musicali: siccome essere ripetitivi talvolta fa bene, riassumo schematicamente le corrispondenze nei due, tre e quattro tempi.

È bene anche ricordare che dalla misure semplice si risale alla corrispettiva composta moltiplicando sempre il numero superiore per 3 ed il numero inferiore per 2. Viceversa, data una misura composta si può conoscere la derivante semplice dividendo il numero superiore per per 3 ed il numero inferiore per 2.

Alcuni esempi di misure

Misure a due tempi
es. 1 di misura a due tempi semplice es. 1 di misura a due tempi composti
La misura semplice “due mezzi” corrisponde a quella composta “sei quarti”.
es. 2 di misura a due tempi semplice es. 2 di misura a due tempi composti
Quella semplice “due quarti” corrisponde a quella composta “sei ottavi”.
es.3 di misura a due tempi semplice es. 3 di misura a due tempi composti

La misura semplice “due ottavi” corrisponde a quella composta “sei sedicesimi”.

Misure a tre tempi
es. n° 1 tre tempi semplici es. n° 1 tre tempi composti
La misura semplice “tre mezzi” corrisponde a quella composta “nove quarti”.
es. n° 2 tre tempi semplici es. n° 2 tre tempi composti
Quella misura semplice “tre quarti” corrisponde a quella composta “nove ottavi”.
es. n° 3 tre tempi semplici es. n° 3 tre tempi composti

La misura semplice “tre ottavi” corrisponde a quella composta “nove sedicesimi”.

Misure a quattro tempi tempi
es. n° 1 quattro tempi semplici es. n° 1 quattro tempi composti
La misura semplice “quattro mezzi” corrisponde a quella composta “dodici quarti”.
es. n° 2 quattro tempi semplici es. n° 2 quattro tempi semplici
Quella semplice “quattro quarti” corrisponde a quella composta “dodici ottavi”.
es. n° 3 quattro tempi semplici es. n° 3 quattro tempi semplici

La misura semplice “quattro ottavi” corrisponde a quella composta “dodici sedicesimi”.

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