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Leggere le tablature, gli spartiti e accordi e codici

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

Saper leggere le tablature e gli spartiti: per i secondi non basta una semplice spiegazione ma ci vogliono ore ed ore di duro lavoro. Si rimanda quindi – l’autodidatta – al corso di “Teoria musicale” alla sezione lezioni di chitarra.

Saper leggere gli accordi e i codici degli accordi: seguire i links “Accordi” e “Accordi universali – codici

Premessa

I suonatori di chitarra classica per esercitarsi sui loro brani musicali usano le comuni partiture  in chiave di violino. In un unico rigo musicale vengono così rappresentati melodia, accompagnamento e la linea dei bassi.  Suonare a prima vista uno spartito musicale è un’impresa davvero ardua e per poterlo fare con disinvoltura occorrono anni ed anni di preparazione e duro lavoro.

Un dilettante che non abbia molte pretese può imparare a suonare la chitarra (acustica o elettrica) anche senza studiare la teoria musicale. Può quindi fare a meno degli spartiti tradizionali. Non avendo voglia di imparare a leggere lo spartito musicale si può orientare verso un tipo di notazione musicale di assai più facile approccio: la “tablatura per chitarra” (termine italiano) o “guitar tab”.

L’impiego delle tablature aiuta, senza grandi sforzi, il novello chitarrista ma anche l’esperto che non ha mai voluto avere a che fare con i solfeggi.

La differenza fra la tablatura e lo spartito, però, è sostanziale. Il primo lo può leggere soltanto chi conosce la musica, mentre la tab la può imparare chiunque in pochissime ore. Quest’ultima è funzionale soltanto per lo strumento “chitarra” con le sue sei corde e circa 120 tasti (il numero varia a seconda del tipo di chitarra).

Le tablature sono utili a chi non ha mai studiato la musica. Chi la conosce (statene pure certi) ritiene più pratica l’esecuzione con lo spartito. Sia su l’uno che sull’altra si possono raffigurare gli accordi, ma questi sono una cosa a sé e possono essere rappresentati anche in altri sistemi grafici. Quindi, per concludere, si può imparare ad accompagnare con la chitarra anche senza la tablatura!

Leggere le Tab

Leggere le tablature (o, come taluni le chiamano, intavolature e tabulature).

La “Tab” è un grafico la cui formazione è rappresentata da sei linee orizzontali e parallele tra esse (esagramma). Sono disposte come una chitarra vista dall’alto con il manico rivolto verso sinistra.

La linea più alta rappresenta perciò la prima corda dello strumento, quella – che per intenderci – è più sottile e che se pizzicata, produce il suono più acuto (“Mi cantino”).

Nel leggere le tablature, scendendo verso il basso, incontriamo la seconda linea che corrisponde alla seconda corda. La terza linea che corrisponde, naturalmente, alla terza corda della chitarra. La quarta, alla quarta corda …. e così via fino alla sesta corda (il “Mi basso”).

Purtroppo nelle TAB non vi è alcuna indicazione sulla velocità di esecuzione del pezzo, né sulla durata delle note, né tanto meno delle pause. Nel leggere le tablature non vi trova nessuna informazione sulle dita della mano sinistra da impiegare e neanche sul tipo di pennata. Tutto questo mette a disagio l’esecutore, che è costretto a ricorrere più volte all’ascolto del brano da interpretare.

  1. —————————————— <— 1° corda della chitarra (MI cantino, la più sottile).
  2. —————————————— <— 2° corda (SI).
  3. —————————————— <— 3° corda (SOL).
  4. ——————————————- <— 4° corda (RE).
  5. ——————————————- <— 5° corda (LA).
  6. ——————————————- <— 6° corda della chitarra (MI, quella più spessa).

Si tenga presente il fatto che le note generalmente hanno la siglatura scritta in inglese, ove il Mi corrisponde alla lettera “E”, il LA=A, il RE=D, il SOL=G ed il “SI=B. Infatti, come già ripetuto in altre pagine del presente corso, il nostro “Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si” corrisponde all’inglese “A, B, C, D, E, F, G”

Quando appare il numero “0” su una o più linee, significa semplicemente che la rispettiva corda va pizzicata a vuoto. Ad esempio, uno “0” (zero) sulla seconda linea, significa che si deve pizzicare la seconda corda (a vuoto) con un dito della mano destra. Esempio:

  1. —————————- 1° corda
  2. ————0————–<—– la 2° corda va pizzicata a vuoto: la nota corrispondente è il SI.
  3. —————————- 3° corda
  4. —————————- 4° corda
  5. —————————- 5° corda
  6. —————————- 6° corda

Quando appare su una linea una numerazione diversa “0” (1, 2, 3, 4, 5,  e così via fino alla fine dei tasti presenti sul manico della chitarra) occorre interpretare l’esagramma come segue. Supponiamo che sulla seconda linea appaia il numero “4”. Questo significa che dovete prima porre il dito della mano sinistra sulla seconda corda al quarto tasto e quindi pizzicare con un dito della mano destra – naturalmente – la corda che state diteggiando. Il “tasto” è quella porzione di tastiera (manico) compresa tra le due barrette metalliche. Esempio:

  1. —————————- 1° corda
  2. ————-4————- <———— la 2° corda con il dito sul quarto tasto produce, quando viene pizzicata, un RE# (MIb).
  3. —————————- 3° corda
  4. —————————- 4° corda
  5. —————————- 5° corda
  6. —————————- 6° corda

Quando sono presenti numeri su corde diverse, disposti in linea verticale, abbiamo la formazione di un accordo che può essere completo (composto da sei note), oppure parziale (un minimo di tre note). In questo caso le corde della chitarra si diteggiano poggiando i polpastrelli delle dita sinistre e si pizzicano simultaneamente, o dando una rasgheata con un dito della mano destra (discendente o ascendente). Esempio: l’accordo di Mi settima corrisponde  al “0 2 2 1 3 0”: il primo numero corrisponde alla sesta corda e l’ultimo alla prima. Esempio:

  1. ———-0——————- 1° corda non digitata: se pizzicata, suona a vuoto producendo un MI.
  2. ———-3——————- 2° corda digitata con il dito mignolo sinistro (non viene indicato) sul terzo tasto: se pizzicata produce un RE.
  3. ———-1——————- 3° corda digitata con il dito indice sinistro (non viene indicato) sul primo tasto:  se pizzicata produce un SOL #.
  4. ———-2——————- 4° corda digitata con il dito anulare sinistro (non viene indicato) sul secondo tasto:  se pizzicata produce un MI.
  5. ———-2——————- 5° corda digitata con il dito medio sinistro (non viene indicato) sul secondo tasto:  se pizzicata produce un SI.
  6. ———-0——————- 6° corda non digitata:   se pizzicata, suona a vuoto producendo un MI.

Comunque per un più completo ragguaglio per la lettura dei codici degli accordi seguite il link “Accordi universali – codici“.

Talvolta, sotto o sopra la Tab, appaiono lettere indicanti la durata delle rispettive note o dell’accordo (completo o di tre, quattro, cinque, sei note). Dovremo quindi imparare le seguenti sigle:

  • Per la semibreve (nota intera da 4/4) abbiamo la w= whole note.
  • Considerando la minima (nota da 1/2)  abbiamo la h = half note.
  • Per la semiminima (nota da 1/4) abbiamo la q = quarter note (Crotchet).
  • Considerando la croma (nota da 1/8) abbiamo la e = eighth note (Quaver).
  • Per la semicroma (nota da 1/16) abbiamo la s = sixteenth note (Semiquaver = Demiquaver).
  • Considerando la biscroma (nota da 1/32) avremo la t = thirty-second note ( Demisemiquaver).

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