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Esercizi sulla scala naturale e successione di alcuni accordi

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI

Esercizi sulla scala naturale e esecuzione di una serie di accordi

Consigli per l’esecuzione di entrambi

Per quanto riguarda il primo esercizio trattasi di una scala naturale, cioè la scala di Do maggiore.

Seguire l’indicazione della diteggiatura (indice e medio, oppure medio ed anulare).

Per allenare bene la mano destra occorrerebbe anche l’altra combinazione (indice anulare).

Non accontentatevi ed andate oltre: invertite anche le partenze (medio-indice anziché indice-medio ecc.). Abituatevi ad usare anche il pollice, almeno per le note basse.

Esercizio sugli accordi

Il secondo esercizio riguarda una serie di accordi. Cercate di memorizzare bene l’emozione che comporta la loro successione perché è importantissima. Trattasi degli accordi più comuni che girano intorno alla Tonica (accordo principale), che sono la sottodominante e la settima di dominante. Non ho voluto chiamarli per nome (Fa maggiore e Sol7) perché l’importanza riguarda soprattutto l’intervallo tra essi, che vale per tutte le tonalità. Perciò in una tonalità di Re maggiore troverete la sottodominante (Sol maggiore) e la settima di dominante (La7). Eseguite spesso questa successione in tutte le tonalità e ne trarrete grandissimi vantaggi.

L’esercizio sulla scala di Do maggiore non comporta difficoltà ma va eseguito sia con il tocco pizzicato che con quello appoggiato. Cercate di impiegare il pollice per le note basse ed alternare più combinazioni di dita per le note alte, a prescindere dalle indicazioni dello spartito.

Il preludio è un vero e proprio accompagnamento di una canzone in quattro quarti ove si succedono accordi importantissimi che troverete spesso anche nelle moderne canzoni. Questi sono Do maggiore nella prima misura, La minore nella seconda, Re minore nella terza, Sol7 nella quarta … poi di nuovo Do maggiore, La7, Re minore, Do maggiore, Sol7 e infine … come nel 99,9% dei casi … di nuovo la Tonica (Do maggiore).

Cercate di fare attenzione ad una cosa importantissima: Il Sol7 richiama sempre il Do maggiore, come pure il La7 il Re (in questo caso Re minore): non dimenticatevelo ed assimilatene l’emozione anche in altre tonalità (MI7-LA, F7-Do, ecc.).

Le note eseguite dalle dita indice e medio, o tramite altre combinazioni, vanno pizzicate.

La linea del basso deve essere abbastanza sonora e pastosa.

(Lo spartito è preso dal metodo di Matteo Carcassi)

Tabulatura

Scarica il file midi di questo spartito (relativo soltanto agli ultimi quattro esercizi)

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