Al momento stai visualizzando Quinto gruppo di esercizi di ritmica per chitarra
Esercizio ritmico per chitarra n° 22 con giro armonico

Quinto gruppo di esercizi di ritmica per chitarra

Cinque esercizi di ritmica (esercizi progressivi per chitarra)

Esercizio n° 21: il Valzer

Per la prima volta incontriamo il tre tempi (nello specifico caso, il 3/4). Il ritmo è quello del valzer.

I puntini sopra le note indicano che le stesse devono essere eseguite “staccate”. Lo stacco si esegue allentando traumaticamente per un istante la pressione delle dita della mano sinistra sulle tre corde alte della chitarra (prima, seconda e terza corda) subito dopo aver eseguito le pennate in levare. Il grado di “stacco” può essere – in seguito – personalizzato a seconda dei gusti dell’individuo.

Il valzer vi permetterà molte configurazioni perché il suo ritmo copre più velocità: si va dal valzer inglese a quello viennese (rispettivamente valzer lento e veloce).

Potete iniziare con il metronomo a 60 battiti al minuto e sarete già assai vicini alla velocità del valzer lento (84-90 battiti al minuto, che corrispondono a 28-30 battute al minuto). Il Valzer viennese invece ha una velocità più o meno doppia di quello lento.

Per questo ritmo si consiglia anche di alternare l’impiego del plettro a quello delle dita della mano destra. Il secondo risulta più pulito interessando soltanto le specifiche note (ognuna per dito), specialmente sulla linea del basso.

Scarica il file midi dell’esercizio del valzer n° 21: valzer lentovalzer veloce

Esercizio n° 21

Esercizio n° 22

Questo esercizio, un comunissimo giro armonico, non presenta particolari difficoltà. Si consiglia di eseguirlo in più tonalità, anche in quelle non riportate nell’illustrazione.

Scarica il file midi dell’esercizio n° 22.

Esercizio n° 22 

Esercizio n° 22

Esercizio n° 23

Per la prima volta incontriamo i sedicesimi.

State ancora battendo il piede sul pavimento insieme al metronomo, mentre continuate a contare ad alta voce “uno- due – tre – quattro”? Bene! Da adesso però la cosa incomincia a farsi assai più complicata.

Per imparare bene a coordinare il movimenti del piede con quelli della mano, e con la conta dei tempi ad alta voce, è bene incominciare di nuovo a praticare il rallentamento.

Nei primi esercizi di questa sezione si trovavano soltanto i quarti e, quindi, non incontravamo nessuna difficoltà perché tutto combinava perfettamente (metronomo, pennata e battito del piede). Poi, quando incominciavano a presentarsi gli ottavi (crome) la cosa diventava un po’ più articolata ed il battito del piede non sempre corrispondeva alla pennata.

Nell’esercizio n° 23 si debbono eseguire per ogni battuta una semiminima (un quarto), quattro semicrome (sedicesimi), una semiminima e due crome (ottavi). Occorrerà perciò cambiare sistema di conta: non più “uno, due, tre, quattro” ma “u-no, du-e, tre-e, qua-ttro”, oppure (ancora meglio per i principianti) “u-u-no-o, du-u-e-e, tre-e-e-e. qua-a-ttro-o”.

In relazione al nuovo sistema di conta, quando il piede colpisce il pavimento, il suo primo battito dovrà corrispondere ad “u”, mentre la sua punta alzata dovrà corrispondere a “no” e così via con il resto dei tempi della battuta (il secondo battito del piede dovrà corrispondere a “du”, mentre la sua punta alzata dovrà corrispondere a “e”).

Ricapitolando, nel 2/4, 3/4, 4/4, ecc…. il piede dovrà battere sul pavimento un numero di volte uguale a quello indicato nello spartito, mentre la mano dovrà fare un numero superiore di pennate che, per l’appunto, dipenderà dalle crome e semicrome inserite nella battuta (saranno comprese anche le pause che spesso verranno eseguite con pennate a vuoto, in su o giù).

Scarica il file midi dell’esercizio n° 23.

Esercizio n° 23

Esercizio n° 24: un’elementare Bossa Nova

Con il presente esercizio incominciamo ad eseguire una semplicissima Bossa Nova.

Cercate di mettere in perfetto sincronismo i battiti del piede, la conta ad alta voce e i movimenti della mano che esegue le pennate in giù e su.

Iniziate a rallentamento senza preoccuparvi di “sentire” subito il ritmo. Quello che conta è la coordinazione di ciò che è stato appena detto e, una volta assimilata la meccanizzazione a processo lento dovrete – via via – aumentarne la velocità di esecuzione.

Fate particolare attenzione alle due pause (quarto movimento della prima misura e secondo movimento della seconda misura), che si fanno più difficili perché poste in corrispondenza del battito del piede (si veda la sezione Teoria musicale “sincope e contrattempo“).

La tonalità è in  Mim9. L’accordo è semplicissimo: fate un Re maggiore, poi spostate il dito n° 1 (indice) sul secondo tasto della quarta coda (Mi). Quello stesso dito (l’accordo lo permette) potrete spostarlo anche nella quinta corda nel solito tasto (Si) permettendovi così alternare le note basse.

Da ora in poi aspettatevi di trovare esercizi ove si presentano pause anche sui tempi forti, nonché accenti su quelli deboli. Sono infatti queste pause (più o meno corte) e questi accenti (più o meno personalizzati) a caratterizzare un ritmo. Riflettete su quella pausa: in essa non è indicata la pennata, ma consideratela a tutti gli effetti come tale e cioè una “pennata a vuoto” in giù.

Scarica i file audio dell’esercizio n° 24: lentolentissimo

Esercizio n° 24

Esercizio n° 25

Scarica il file audio dell’esercizio n° 25: lento  – lentissimo

Esercizio n° 25

La riproduzione dei contenuti e grafica in questo sito web di Arte pittorica Musica e corso di chitarra, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.

Questo articolo ha 2 commenti

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.