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Formazione degli accordi aumentati

STEFANO BUSONERO IL PITTORE CHE NON VUOLE VENDERE I SUOI QUADRI
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Di minore sesta – Settime diminuite – Accordi in barrè.

Come si formano gli accordi aumentati

Nelle pagine precedenti abbiamo visto come formare gli accordi che partivano dal fondamentale maggiore o minore con l’aggiunta di un’altra nota (la settima minore, la settima maggiore, la sesta maggiore).

L’accordo che andiamo a formare in questa pagina appartiene ad un’altra categoria, come pure quello di settima diminuita che vedremo più tardi.

Nell’accordo aumentato troviamo la Prima, la Terza maggiore e la Quinta aumentata (riferendoci al Do abbiamo Do – Mi – Sol#), perciò avremo il primo intervallo di 4 semitoni ed il secondo intervallo di altri 4 semitoni.

Ragionandoci sopra arriveremo alla conclusione che se 4 + 4 = 8 semitoni, il prossimo salto di 4 semitoni ci porterà di nuovo alla tonica. Quindi gli accordi aumentati sono formati da tre note e sono soltanto quattro. Il Do aumentato il Mi aum. ed il Sol# aum. sono perfettamente uguali.

Il suono di questo accordo ha una buona dose di dissonanza, non tanto per gli intervalli 4 + 4, quanto gli armonici generati che vanno ognuno per proprio conto. È difficile trovare un accordo che riesca a sostituirlo, anche perché generalmente viene impiegato nelle successioni cromatiche (esempio Do, Do aum. Do6, La).

I simboli  del do aumentato sono: “Do aum”,  “C aug” , “Do5ecc”, “Do5#”, “Do5”, “C+”. Occorre fare molta attenzione a quest’ultimo – appartenente alla notazione inglese – che può essere confuso con il Do+. Gli accordi si trovano alla pagina Accordi aumentati

scala cromatica nomi e posizioni dei gradi

Domanda a bruciapelo con risposta in fondo alla pagina: Quali sono le scale più importanti?

Risposta alla domanda a bruciapelo: Le scale più importanti sono certamente quella maggiore, le minori (naturale, armonica e melodica) e la cromatica. Esistono però una miriade di altre scale, tra le quali alcune importanti come la scala pentatonica e quella esatonale. Altre scale da prendere in considerazione sono quella del grande Bach con le costanti alterazioni (sia in ascesa che in discesa) del sesto e settimo grado. Inoltre abbiamo la nostra scala napoletana dove viene abbassato il secondo grado.

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