Glossario di chitarra lettere G-H-I-J-K

Glossario di chitarra lettere G-H-I-J-K

GITANO: nel Flamenco significa Egiziano che nella lingua spagnola diventa Egitano e quindi, per ellissi, Gitano.

GLISSATO: Termine già descritto nella pagina R – S

GOLPE: Nel Flamenco il golpe è il colpo dato sulla cassa armonica della chitarra. Questo colpo viene dato, nella zona sotto le corde, generalmente con il medio mentre l’indice o il pollice eseguono il ritmo, ma può essere dato simultaneamente con le tre dita indice, medio, anulare mentre il pollice esegue un rasgueo, oppure dato con il pollice nella zona sopra le corde, e con l’intero palmo della mano in prossimità dell’attaccatura manico-chitarra.

GUITARREROS: Il termine spagnolo guitarreros (Liutai) indica i costruttori di chitarre.

GUITARRON: questo è effettivamente un chitarrone che ha un certo ingombro (un po’ meno del famosissimo contrabbasso), ma avente sempre lo stesso numero di corde, cioè quattro; è impiegato come chitarra bassa in tipiche musiche messicane.

HAMMER ON: è un tipo di legatura “martellata” ascendente. Questa tecnica per chitarra con la quale vengono ottenute due note, dove la prima è pizzicata, mentre la seconda viene modificata in alzata di tono con l’aiuto della mano sinistra, cioè “martellando” la corda in corrispondenza del tasto successivo.

HEADSTOCK: è la Paletta

HI GLOSS: è  un tipo di rifinitura trasparente e lucida.

HIGH-STRUNG GUITAR: è questa una chitarra, impiegata soprattutto per suonare pezzi ritmici, con un accordatura un po’ particolare e cioè, con le prime due corde regolarmente accordate, mentre le altre (Sol, Re, La e Mi) con accordatura di un  un’ottava sopra il normale. Per questo ci vuole chitarra e corde particolari. È sconsigliata tale accordatura su chitarre classiche ed acustiche generiche per i danni che sicuramente provocherebbero.

HILL: è la sporgenza sul punto di attacco del manico sulla fascia della chitarra. Il termine spagnolo è Tacòn.

IMPROVVISAZIONE: è appunto un’improvvisazione, cioè una composizione creata in estemporanea da uno o più suonatori. Generalmente l’improvvisazione è su una tematica, su una melodia, o semplicemente su una successione di accordi, con o senza senza un necessario punto di partenza.

INCH: ovvero pollice, inteso come unità di misura anglosassone, che equivale a 2,54 cm. Questa unità di misura è assai usata in U.S.A. per la descrizione delle quote dimensionali delle chitarre.

INLAYS: ovvero intarsi. Questi sono presenti, per vari scopi, quasi in tutte le chitarre. I segnatasti posti sulla tastiera all’altezza del terzo, quinto, settimo, nono (o decimo) tasto etc, aiutano ad orientare la mano sinistra, mentre gli inlays intorno alla buca e quelli intorno alla tavola armonica, talvolta con motivi floreali, hanno un puro scopo decorativo. Gli inayls, nelle chitarre di alto pregio, sono costituiti generalmente da madreperla (Mother of Pearl, MoP,) o abalone, mentre in quelle di uso comune è plastica con caratteristiche di iridescenza. Un altissimo numero di intarsi fa generalmente alzare il prezzo, data la difficoltà nella realizzazione  e nella configurazione. L’eccesso talvolta sfocia miseramente nel pacchiano, quando l’esagerazione avviene sia per le tematiche che per il numero.

INTAVOLATURA: è un modo di scrittura che si basa sulla rappresentazione grafica della tastiera e della rispettiva diteggiatura (Tablature). L’intavolatura consente l’esecuzione di interi brani anche a chi non conosce la teoria tradizionale della notazione musicale.

INTERO: per intero si intende una nota o una pausa della durata di una battuta. Può essere chiamata anche semibreve

INTERVALLO: è la distanza tra due note. L’intervallo di seconda potrebbe essere tra il RE ed il MI oppure tra il DO ed il RE, mentre l’intervallo di terza potrebbe essere fra il DO ed il MI; Quello di quinta tra il Do ed il Sol o tra il Re ed il La. Non entrando troppo nel dettaglio degli intervalli possiamo accennare che quello di terza può essere minore o maggiore a seconda del tratto di scala in cui ci troviamo. Inoltre è quello che caratterizza il modo maggiore o minore della scala. Sulla scala di DO maggiore, l’intervallo di terza è considerato maggiore tra il DO ed il MI mentre è considerato minore tra il RE ed il FA.

Gli intervalli di seconda, di terza, di sesta e di settima variano da minore a maggiore a seconda del tratto di scala nei quali sono considerati, mentre quelli di quarta e di quinta rimangono invariati e si chiamano “di quarta giusta” e “quinta giusta”. Gli intervalli possono andare oltre l’ottava; troveremo quindi l’intervallo di nona, decima, undicesima ed altri ancora. Ma se ci si ragiona sopra questi intervalli non sono altro che la ripetizione di quelli di seconda, terza, quarta …. e come tali si considerano facendo eccezione per quello di nona che è differente da quello di seconda.

INTERVALLO ALTERATO: Abbiamo visto (sopra) che l’intervallo può essere maggiore, minore o giusto. L’intervallo alterato si ottiene aggiungendo un semitono agli intervalli maggiori e sottraendo un semitono agli intervalli minori, mentre per quelli “giusti” l’alterazione si può ottenere sia in aggiunta che in sottrazione del semitono. L’intervallo alterato maggiore diventa “aumentato”, quello alterato minore diventa “diminuito” mentre quello giusto diventa aumentato o diminuito a seconda dell’alterazione (crescente o decrescente).

LICKS: brevi insiemi o figure melodiche che hanno generalmente la funzione di riempire i pezzi eseguiti: di sovente i licks vengono inseriti dentro ad uno soltanto. Chiunque abbia un ottimo bagaglio di licks, potrà far sfoggio di virtuosità e sapersela cavare in passaggi difficili, integrandoli con buone improvvisazioni.

JUMBO: una volta, la Gibson dava il nominativo Jumbos alle sue chitarre tipo “flattops”. Attualmente i modelli Jumbo sono caratterizzati soprattutto dalla cassa armonica larga 17 inches (cm 43), con spalle sottostanti tonde e ed abbastanza larghe. Il tipo “Jumbo” più conosciuto ed affermato è sicuramente la mitica J-200, appunto della Gibson.

KOA: è un tipo di legno molto vicino al palissandro, gradito soprattutto per le sue sfumature e venature, impiegato prevalentemente per intarsi, binding , fasce, fondo e top.

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